Cass. pen. Sez. V, Sent., (ud. 10-02-2011) 29-03-2011, n. 13062

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Svolgimento del processo – Motivi della decisione

1 – Il Procuratore Generale della Corte di Campobasso propone ricorso per violazione di legge penale e procedurale (in effetti anche per vizio di motivazione, dato il riferimento all’art. 192 c.p.p. e l’argomentazione del ricorso consecutiva al principio in materia di valutazione di attendibilità della testimonianza dell’offeso) contro la sentenza del Giudice di Pace che ha assolto R.R. dal reato di lesioni ai danni di F.E.M..

2 – Il ricorso è fondato.

In sentenza risulta realmente travisato l’ovvio principio che, seppure la testimonianza dell’offeso meriti attento vaglio di attendibilità per la sua provenienza da persona interessata, qualora risulti sincera, coerente e non smentita da altre acquisizioni, può per sè fondare il convincimento di responsabilità dell’imputato.

Nella specie, a fronte del dato obiettivo delle lesioni diagnosticate e corredate di prognosi (v. imputazione), non disattese le modalità di causazione, la motivazione risulta apodittica nell’escludere la prova di attribuzione del fatto all’imputato, in assenza di alternative evidenti a fronte del conflitto in corso e indimostrata la smentita della teste L., che avrebbe detto di essere intervenuta con R. a separare i contendenti, pur sostenendosi incapace di "precisare se il predetto aveva colpito il F. con un pugno …".

In altri termini la motivazione contraddice queste evidenti premesse.
P.Q.M.

annulla l’impugnata sentenza con rinvio al Giudice di pace di Campobasso per nuovo esame.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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