Sistema tributario (d. trib.) (Tax System)

Insieme di norme che regolano l’attività dello Stato per quanto riguarda le imposte e in base alle quali i cittadini partecipano alle spese pubbliche.
Una prima riforma tributaria si ebbe con la L. 25/1951 (cd. legge Vanoni) che fissò i criteri fondamentali della:
1) progressività ;
2) coordinazione tra finanza locale e statale, in modo da evitare conflitti e doppie imposizioni;
3) chiarezza del tributo, con l’eliminazione di addizionali e duplicazioni, in modo da permettere a ciascun contribuente di calcolare rapidamente l’ammontare del proprio onere fiscale.
La L. 825/1971 permise al Parlamento di fissare i punti essenziali ed i metodi di attuazione della riforma tributaria, delegando al governo di emanare una serie di disposizioni per la realizzazione della stessa.
Nel 1997 il primo Governo Prodi ha riformato nuovamente il sistema tributario.
I punti più importanti sono stati:
1)il federalismo fiscale, cioè il decentramento del sistema in favore delle Regioni con l’IRAP;
2) il riordino della tassazione, con semplificazione degli adempimenti contabili e formali;
3) la rivalutazione del sistema sanzionatorio amministrativo e della riscossione.
IL successivo governo di centro-destra ha riformato il sistema fiscale con la L. 280/2003.
Essa comprende le linee guida del futuro meccanismo impositivo, semplice negli adempimenti e nelle procedure, con una ridotta pressione fiscale.
Una riforma è stata avviata nel 2001, con la scomparsa dell’imposta sulle successioni e donazioni, che ha previsto una riscrittura delle detrazioni e deduzioni di imposta e delle aliquote IRPEF.

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