L’azione surrogatoria permette al creditore di sostituirsi al debitore nell’esercizio di singoli diritti o azioni, nel proprio interesse (utendo iuribus) (art. 2900 c.c.).
Presupposti della surrogatoria sono:
a) natura patrimoniale e non personale dei diritti;
b) qualità di creditore di chi agisce in surrogatoria;
c) inerzia del debitore per realizzare ed esercitare i propri diritti e le proprie azioni verso terzi;
d) danno (o pericolo di esso) che derivi al creditore dall’inerzia del debitore.
Il creditore può sostituirsi al debitore nel compimento di atti giuridici, con effetti favorevoli anche per il debitore.
Il creditore può in tal modo soddisfare le proprie pretese.
Altri eventuali creditori del debitore anche se non hanno esercitato un’ azione surrogatoria, possono giovarsi dei risultati della stessa, grazie all’attivo recuperato al patrimonio del debitore.