Aristotele (384 a.C. – 322 a.C.) (Aristotle)

Fu un filosofo greco, discepolo di Platone e precettore di Alessandro il Grande.
Fondò fondo’ il peripatio. Mori’ nell’isola di Eubea dopo la morte di Alessandro nel 323 a.C..
Egli scrisse testi esoterici tivolti ai discepoli e opere essoteriche rivolte ad un pubblico vasto.
Il Corpus, opera rivolta ai suoi discepoli, consta di quattro gruppi di opere:
1)un gruppo di scritti di logica detto Organon;
2)un altro di scritti di filosofia della natura e di fisica;
3)i quattordici libri della Metafisica;
4)un gruppo di opere morali, di retorica e di politica.
Secondo Aristotele la famiglia e la società civile sono i fondamenti della società politica.
Stabilisce quale dovrebbe essere il governo ideale.
Egli distingue tre tipi di costituzione: monarchica, aristocratica e timocratica cioè democrazia censitaria.
A ciascuna di queste corrisponde una forma degenerata cioè la tirannide, la oligarchia, e la democrazia.
Le forme originarie sono caratterizzate da un governo a vantaggio dei cittadini cosa che non succede nelle forme degenerate.
Egli preferisce un governo misto cioè caratterizzato da elementi democratici e oligarchici, fondato sulla «classe media», che è più fedele alle leggi e si tiene lontana dagli eccessi.
Egli ha distinto tre ordini del potere:
1)la funzione deliberativa;
2) l’esercizio dell’autorità;
3) la funzione giudiziaria.
La felicità secondo Aristotele è il bene più alto per l’uomo e consiste nella contemplazione della verità.
I piaceri sono parte integrante della felicità, ma devono avere il giusto mezzo cioè essere regolati dalla ragione e dalla virtù.
Le virtu’ sono etiche, cioè dell’agire morale verso l’abitudine, e dianoetiche, cioè dell’agire intellettivo.
Esse si acquisiscono attraverso l’apprendimento.
Nel sistema politico è indispensabile la giustizia, cioè una virtù sociale e civile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *