Si tratta di un Giurista e anche filosofo oltre che uomo politico inglese.
È stato conosciuto come esponente dell’utilitarismo.
Subì l’influenza di questi autori Locke, Montaigne, Hume, Beccaria.
Egli pubblicò il Frammento sul governo (1776).
In esso discuteva sulla teoria contrattualista di William Blackstone, autore dei Commentari sulle leggi d’Inghilterra (1765-69).
Inoltre cerco’ di unire la filosofia morale e le scienze sociali in una visione utilitarista.
Alla base del governo non vi era il contratto, ma la necessità dell’uomo.
Infatti è il perseguimento del piacere che guida l’uomo.
L’uomo obbedisce al governo perchè gli può assicurare la felicitià.
Per l’uomo la più grande feliciità è il bene morale.
Un’azione può essere considerata obbligatoria, una sanzione può essere considerata inviolabile solo si intravvede in essa una certa utilità.
Nel diritto penale, egli stabili’ che ogni delitto merita una punizione.
La punizione è sempre un male, perchè determina un dolore.
Può essere giustificata solo se permette di evitare un futuro male maggiore.