Totalitarismo

Si tratta di un regime politico del XX secolo, caratterizzato da un unico partito alla guida dello Stato e dalla invasiva interferenza del potere governativo nella sfera pubblica e in quella privata.
Si contrappone alla democrazia e presenta la sua legittimazione in un’autorità interna che si giustifica da sola.
E’ la classe egemone che esercita i poteri statali.
Questo concetto fu usato per la prima volta agli inizi degli anni Venti dagli oppositori del regime fascista.
Negli anni Trenta la sua validità concettuale sbarcò oltre i confini territoriali dell’Italia.
Esso presenta le seguenti caratteristiche, che sono anche riscontrabili nel nazismo e nel comunismo staliniano:
1) una ideologia ufficiale stabilita dal gruppo dominante sull’intera società civile;
2) un sistema politico costituito da un partito unico, guidato da un dittatore, organizzato e formato da una minoranza alla quale è attribuito l’intero potere politico;
3) una struttura capillare delle forze di polizia capace di controllare la vita privata dei cittadini per soffocare sul nascere qualsiasi forma di dissenso al regime;
4) un sistema economico accentrato che applica forme più o meno rigide di pianificazione;
5) un rigido sistema di controllo dei mezzi di comunicazione di massa grazie al monopolio dell’informazione e della cronaca;
6) la scelta di un nemico assoluto da affrontare e sconfiggere, da parte della massa; in un periodo i nemici da eliminare sono stati gli ebrei in un altro i partiti di sinistra.
Inoltre gli Stati totalitari non hanno una Costituzione e ripudiano i diritti civili e politici fondamentali.

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