Si tratta di un istituto nel quale avvienee la formazione dei chierici.
La loro attività è coordinata dalla Congregazione per l’educazione cattolica che ha stabilito una Ratio fundamentalis;
in ogni Nazione la Conferenza episcopale emana una Ratio particularis, nella quale sono stabiliti i principi essenziali e le norme generali della formazione seminaristica, in base alle necessità pastorali di ogni regione o provincia.
Nei seminari i futuri chierici vengono preparati a vivere lo stato del celibato e ad essere consapevoli dei doveri e degli oneri dei ministri della Chiesa.
Nelle vocazioni adulte la formazione può anche non avvenire nei seminari.
La decisione è lasciata alla prudente valutazione del Vescovo.
I seminari sono:
1) minori, riguardanti gli studi umanistici e scientifici dei giovinetti;
2) maggiori, per l’insegnamento della teologia.
Essi inoltre possono essere diocesani e interdiocesani; e questi ultimi, provinciali, regionali o nazionali.
Ogni seminario ha una personalità giuridica nell’ambito della Chiesa ed è rappresentato, a tutti gli effetti, dal rettore che lo dirige.
Coloro che intendono diventare diaconi sono formati al loro ministero:
A) se giovani abitando per almeno tre anni in una casa specifica;
B) se uomini adulti, celibi o coniugati, attraverso un progetto formativo stabilito dalla competente Conferenza episcopale.