REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA CIVILE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente
Dott. FEDERICO Giovanni – Consigliere
Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere
Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere
Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere
ha pronunciato la seguente:
sentenza
sul ricorso 13540/2004 proposto da:
*****, elettivamente domiciliato in ROMA, VIA *****, presso lo studio dell’avvocato ***** *****dagli avvocati *****, ***** come da mandato a margine del presente ricorso; – ricorrente –
contro
***** ASSIC SPA, in persona del Procuratore Speciale Avv. ***** elettivamente domiciliata in ROMA, VIA *****, presso lo studio dell’avvocato *****, rappresentato e difeso dall’avvocato ***** in virtù di procura in calce al controricorso; – controricorrente –
e contro
***** – intimato-
avverso la sentenza n. 1635/2003 della CORTE D’APPELLO di NAPOLI, Sezione 4^ emessa il 06.05.03, depositata 14/05/2003; R.G.N. 913/01;
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 04/02/2009 dal Consigliere Dott. FRASCA RAFFAELE;
udito l’Avvocato *****;
udito il P.M. in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. CENICCOLA Raffaele, che ha concluso per il rigetto del primo, l’accoglimento del ricorso.
Svolgimento del processo
*****, nel marzo del 1992, conveniva in giudizio, dinanzi al Tribunale di Napoli ***** e la sua compagnia assicuratrice ***** s.p.a., per sentirli condannare al risarcimento dei danni sofferti a seguito di un sinistro stradale occorso in *****), allorquando l’autovettura condotta dal ***** e di sua proprietà, aveva urtato la moto sulla quale l’attrice era trasportata, scaraventandola a terra e provocandole gravi lesioni.
Entrambi i convenuti si costituivano contestando la domanda ed il ***** svolgeva domanda riconvenzionale.
Il Tribunale, all’esito dell’istruzione, espletata con prove testimoniali e con una consulenza tecnica, con sentenza del 10 giugno 2000 rigettava sia la domanda principale che quella riconvenzionale.
La ***** appellava la sentenza dinanzi alla Corte d’Appello di Napoli, che, nella resistenza della società assicuratrice e nella contumacia del *****, in parziale accoglimento dell’appello, con sentenza del 14 maggio 2003, dichiarava la concorrente ed eguale responsabilità dei due conducenti nella causazione del sinistro e condannava i convenuti al risarcimento dei danni in proporzione, nella misura di Euro 15.298,00, oltre accessori.
Contro questa sentenza ha proposto ricorso per cassazione affidato a due motivi la *****.
Ha resistito con controricorso soltanto *****.
Non ha resistito il *****.
La ricorrente ha depositato memoria.
Motivi della decisione
Con il primo motivo di ricorso si denuncia