Cass. civ. Sez. I, Sent., 14-03-2011, n. 5979 Diritti politici e civili

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Svolgimento del processo

Con ricorso ritualmente depositato, P.S. impugnava il decreto della Corte d’Appello di Perugia 21-01-2008, che aveva rigettato la domanda del ricorrente nei confronti del Ministero della Giustizia, volta al pagamento di somma in suo favore, quale equa riparazione del danno morale per irragionevole durata di procedimento, in punto durata del procedimento, determinazione del quantum, spese giudiziali.

Resiste con controricorso il Ministero.
Motivi della decisione

Va precisato che il Giudice ha erroneamente rigettato la domanda relativa al danno morale, in contrasto con i parametri CEDU e la giurisprudenza di questa Corte (procedimento presupposto in materia previdenziale: 1^ grado, ottobre 1996 – settembre 1997; 2^ grado settembre 1998 – marzo 2003; Cassazione: marzo 2004 – settembre 2006).

Va cassato il decreto impugnato; vanno rideterminate le spese del giudizio di merito; decidendo nel merito, va precisato che la durata ragionevole deve essere individuata in anni 6 e non possono addebitarsi alle parti i tempi tecnici tra il deposito del ricorso e la fissazione dell’udienza: può pertanto procedersi ad una determinazione del danno per l’importo di Euro 1.400,00, per un ritardo di 1 anno e 10 mesi.

Il tenore della decisione richiede che le spese del presente giudizio così come quelle del giudizio di merito, siano poste a carico dell’Amministrazione.
P.Q.M.

La Corte accoglie in parte qua il ricorso; cassa il provvedimento impugnato e condanna l’amministrazione al pagamento della somma di Euro 1.400,00 per indennizzo, con interessi dalla domanda, e delle spese del giudizio di merito,che liquida in Euro 500,00 per onorari, Euro 280,00 per diritti ed Euro 50,00 per esborsi, oltre spese generali ed accessori di legge, per il presente giudizio di legittimità, condanna l’amministrazione al pagamento delle spese di giudizio, liquidandole in Euro 600,00 per onorari ed Euro 100,00 per esborsi, oltre spese generale ed accessori di legge.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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