DECRETO LEGISLATIVO 30 luglio 2012, n. 130 Attuazione della direttiva 2010/78/UE che modifica le direttive 98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE, 2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per quanto…

…riguarda i poteri dell’Autorita’ bancaria europea, dell’Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e dell’Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 184 del 8-8-2012

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Vista la direttiva 2010/78/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 24 novembre 2010, recante modifica delle direttive
98/26/CE, 2002/87/CE, 2003/6/CE, 2003/41/CE, 2003/71/CE, 2004/39/CE,
2004/109/CE, 2005/60/CE, 2006/48/CE, 2006/49/CE e 2009/65/CE per
quanto riguarda i poteri dell’Autorita’ bancaria europea,
dell’Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali
e professionali e dell’Autorita’ europea degli strumenti finanziari e
dei mercati;
Visto il testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia
di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
Visto il testo unico delle disposizioni in materia di
intermediazione finanziaria, ai sensi degli articoli 8 e 21 della
legge 6 febbraio 1996, n. 52, di cui al decreto legislativo 24
febbraio 1998, n. 58;
Visto il decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210, di attuazione
della direttiva 98/26/CE sulla definitivita’ degli ordini immessi in
un sistema di pagamento o di regolamento titoli;
Visto il decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 142, di attuazione
della direttiva 2002/87/CE relativa alla vigilanza supplementare
sugli enti creditizi, sulle imprese di assicurazione e sulle imprese
di investimento appartenenti ad un conglomerato finanziario;
Visto il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante
codice delle assicurazioni private;
Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, recante
disciplina delle forme pensionistiche complementari;
Visto il decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, di
attuazione della direttiva 2005/60/CE concernente la prevenzione
dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei
proventi di attivita’ criminose e di finanziamento del terrorismo
nonche’ della direttiva 2006/70/CE che ne reca misure di esecuzione;
Vista la legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante disposizioni per
l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia
alle Comunita’ europee – Legge comunitaria 2010, ed in particolare
l’articolo 15 contenente principi e criteri direttivi per
l’attuazione della direttiva 2010/78/UE;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione del 30 aprile 2012;
Acquisiti i pareri delle competenti Commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 20 luglio 2012;
Sulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro
dell’economia e delle finanze, di concerto con i Ministri degli
affari esteri, della giustizia, dello sviluppo economico e del lavoro
e delle politiche sociali;

E m a n a

il seguente decreto legislativo:

Art. 1

Modifiche al decreto legislativo
1° settembre 1993, n. 385

1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 1° settembre
1993, n. 385, dopo la lettera h) e’ inserita la seguente:
«h-bis) "SEVIF": il Sistema europeo di vigilanza finanziaria
composto dalle seguenti parti:
1) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento
(UE) n. 1093/2010;
2) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni
aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n.
1094/2010;
3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei
mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010;
4) "Comitato congiunto": il Comitato congiunto delle Autorita’
europee di vigilanza, previsto dall’articolo 54 del regolamento (UE)
n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010, del regolamento (UE)
n. 1095/2010;
5) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito dal
regolamento (UE) n. 1092/2010;
6) "Autorita’ di vigilanza degli Stati membri": le autorita’
competenti o di vigilanza degli Stati membri specificate negli atti
dell’Unione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010 e del regolamento
(UE) n. 1095/2010;».
2. All’articolo 4, comma 3, secondo periodo, del decreto
legislativo 1° settembre 1993, n. 385, le parole: «intendendosi
attribuiti al Governatore della Banca d’Italia i poteri per
l’adozione degli atti amministrativi generali previsti da dette
disposizioni» sono soppresse.
3. L’articolo 6 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385,
e’ sostituito dal seguente:
«Art. 6 (Rapporti con il diritto dell’Unione europea e integrazione
nel SEVIF). – 1. Le autorita’ creditizie esercitano i poteri loro
attribuiti in armonia con le disposizioni dell’Unione europea,
applicano i regolamenti e le decisioni dell’Unione europea e
provvedono in merito alle raccomandazioni in materia creditizia e
finanziaria.
2. Nei casi e nei modi previsti dalle disposizioni dell’Unione
europea, le autorita’ creditizie adempiono agli obblighi di
comunicazione nei confronti delle autorita’ e dei comitati che
compongono il SEVIF e delle altre autorita’ e istituzioni indicate
dalle disposizioni dell’Unione europea.
3. La Banca d’Italia, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza,
e’ parte del SEVIF e partecipa alle attivita’ che esso svolge,
tenendo conto della convergenza degli strumenti e delle prassi di
vigilanza in ambito europeo.
4. Nei casi e nei modi previsti dalle disposizioni dell’Unione
europea, la Banca d’Italia puo’ concludere accordi con l’ABE e con le
autorita’ di vigilanza di altri Stati membri che prevedano anche la
ripartizione di compiti e la delega di funzioni nonche’ ricorrere
all’ABE per la risoluzione delle controversie con le autorita’ di
vigilanza degli altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.».
4. All’articolo 7 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n.
385, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 5 le parole: «la COVIP, l’ISVAP e l’UIC» sono
sostituite dalle seguenti: «la COVIP e l’ISVAP»;
b) al comma 6 le parole: «le autorita’ competenti degli Stati
comunitari» sono sostituite dalle seguenti: «le autorita’ e i
comitati che compongono il SEVIF»;
c) il comma 10 e’ sostituito dal seguente:
«10. Nel rispetto delle condizioni previste dalle disposizioni
dell’Unione europea, la Banca d’Italia scambia informazioni con tutte
le altre autorita’ e soggetti esteri indicati dalle disposizioni
medesime.».
5. All’articolo 53, comma 2-bis, lettera b), secondo periodo, del
decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, sono aggiunte, in
fine, le seguenti parole: «e sempre che, entro il medesimo termine,
il caso non sia stato rinviato all’ABE ai fini della procedura per la
risoluzione delle controversie con le autorita’ di vigilanza degli
altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.».
6. All’articolo 67, comma 2-bis, lettera b), secondo periodo, del
decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, sono aggiunte, in
fine, le seguenti parole: «e sempre che, entro il medesimo termine,
il caso non sia stato rinviato all’ABE ai fini della procedura per la
risoluzione delle controversie con le autorita’ di vigilanza degli
altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.».
7. All’articolo 69, comma 1-ter, del decreto legislativo 1°
settembre 1993, n. 385, dopo le parole: «informa tempestivamente»
sono inserite le seguenti: «l’ABE, il CERS,».
8. All’articolo 79, comma 2, del decreto legislativo 1° settembre
1993, n. 385, le parole: «dandone comunicazione all’autorita’
competente» sono soppresse.

Art. 2 Modifiche al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, dopo la lettera d) e’ inserita la seguente: «d-bis) "SEVIF": il Sistema europeo di vigilanza finanziaria composto dalle seguenti parti: 1) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento (UE) n. 1093/2010; 2) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n. 1094/2010; 3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010; 4) "Comitato congiunto": il Comitato congiunto delle Autorita’ europee di vigilanza, previsto dall’articolo 54 del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010, del regolamento (UE) n. 1095/2010; 5) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito dal regolamento (UE) n. 1092/2010; 6) "Autorita’ di vigilanza degli Stati membri": le autorita’ competenti o di vigilanza degli Stati membri specificate negli atti dell’Unione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010 e del regolamento (UE) n. 1095/2010;». 2. L’articolo 2 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e’ sostituito dal seguente: «Art. 2 (Rapporti con il diritto dell’Unione europea e integrazione nel SEVIF). – 1. Il Ministero dell’economia e delle finanze, la Banca d’Italia e la Consob esercitano i poteri loro attribuiti in armonia con le disposizioni dell’Unione europea, applicano i regolamenti e le decisioni dell’Unione europea e provvedono in merito alle raccomandazioni concernenti le materie disciplinate dal presente decreto. 2. La Banca d’Italia e la Consob, nell’esercizio delle rispettive competenze, sono parti del SEVIF e partecipano alle attivita’ che esso svolge, tenendo conto della convergenza in ambito europeo degli strumenti e delle prassi di vigilanza. 3. La Banca d’Italia e la Consob, nei casi di crisi o di tensioni sui mercati finanziari, tengono conto degli effetti dei propri atti sulla stabilita’ del sistema finanziario degli altri Stati membri, anche avvalendosi degli opportuni scambi di informazioni con l’AESFEM, il Comitato congiunto, il CERS e le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri.». 3. All’articolo 4 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1 le parole: «, l’Isvap e l’Ufficio italiano cambi» sono sostituite dalle seguenti: «e l’Isvap»; b) il comma 2 e’ sostituito dal seguente: «2. La Banca d’Italia e la Consob collaborano, anche mediante scambio di informazioni, con le autorita’ e i comitati che compongono il SEVIF al fine di agevolare le rispettive funzioni. Nei casi e nei modi stabiliti dalla normativa europea adempiono agli obblighi di comunicazione nei confronti di tali soggetti e delle altre autorita’ e istituzioni indicate dalle disposizioni dell’Unione europea.»; c) il comma 2-bis e’ sostituito dal seguente: «2-bis. Ai fini indicati al comma 2, la Consob e la Banca d’Italia possono concludere con le autorita’ competenti degli Stati membri dell’Unione europea e con l’AESFEM accordi di collaborazione, che possono prevedere la delega reciproca di compiti di vigilanza. La Consob e la Banca d’Italia possono ricorrere all’AESFEM per la risoluzione delle controversie con le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.».

Art. 3 Modifiche al decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210 1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo la lettera c) sono inserite le seguenti: «c-bis) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010; c-ter) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito con regolamento (UE) n. 1092/2010;»; b) alla lettera r), numero 3), le parole: «alla Commissione europea» sono sostituite dalle seguenti: «all’AESFEM». 2. All’articolo 3 del decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210, il comma 6 e’ sostituito dal seguente: «6. La Banca d’Italia comunica immediatamente l’apertura di una procedura d’insolvenza in Italia alla Consob e ai sistemi italiani, nonche’ al CERS, alle autorita’ designate dagli altri Stati membri dell’Unione europea, all’AESFEM e alla Banca centrale europea. La Banca d’Italia comunica immediatamente l’apertura di una procedura d’insolvenza in un altro Stato membro dell’Unione europea alla Consob e ai sistemi italiani, notificata ai sensi del comma 5.». 3. All’articolo 10, comma 3, del decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210, le parole: «alla Commissione europea» sono sostituite dalle seguenti: «all’AESFEM». 4. Dopo l’articolo 11 del decreto legislativo 12 aprile 2001, n. 210, e’ inserito il seguente: «Art. 11-bis (Collaborazione con l’AESFEM). – 1. La Banca d’Italia e la Consob, nell’esercizio delle rispettive competenze, collaborano, anche mediante scambio di informazioni, con l’AESFEM per le finalita’ previste dal presente decreto.».

Art. 4

Modifiche al decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 142

1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 30 maggio 2005,
n. 142, dopo la lettera ff) e’ aggiunta, in fine, la seguente:
«ff-bis) "SEVIF": il Sistema europeo di vigilanza finanziaria
composto dalle seguenti parti:
1) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento
(UE) n. 1093/2010;
2) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni
aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n.
1094/2010;
3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei
mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010;
4) "Comitato congiunto": il Comitato congiunto delle Autorita’
europee di vigilanza, previsto dall’articolo 54 del regolamento (UE)
n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010, del regolamento (UE)
n. 1095/2010;
5) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito con
regolamento (UE) n. 1092/2010;
6) "Autorita’ di vigilanza degli Stati membri: le autorita’
competenti o di vigilanza degli Stati membri specificate negli atti
dell’Unione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE)
n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010 e del regolamento
(UE) n. 1095/2010.».
2. All’articolo 5, comma 4, ultimo periodo, del decreto legislativo
30 maggio 2005, n. 142, le parole: «la Commissione europea» sono
sostituite dalle seguenti: «il comitato congiunto».
3. All’articolo 6 del decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 142,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) la rubrica e’ sostituita dalla seguente: «Cooperazione e scambio
di informazioni tra le autorita’ competenti e con il comitato
congiunto»;
b) al comma 1 e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «Agli
stessi fini cooperano con il comitato congiunto e forniscono senza
indugio ad esso tutte le informazioni necessarie per l’espletamento
dei suoi compiti.»;
c) al comma 8 le parole: «e la Banca centrale europea» sono
sostituite dalle seguenti: «la Banca centrale europea e il CERS»;
d) il comma 9 e’ sostituito dal seguente:
«9. Le imprese e le persone fisiche e giuridiche, regolamentate o
meno, cui si applica la vigilanza supplementare possono scambiare
informazioni pertinenti ai fini della vigilanza supplementare
reciprocamente e con l’ABE, l’AESFEM, l’AEAP, ove necessario tramite
il comitato congiunto.».
4. All’articolo 10, comma 2, del decreto legislativo 30 maggio
2005, n. 142, dopo la lettera c) e’ aggiunta, in fine, la seguente:
«c-bis) accordi conclusi per contribuire e sviluppare, ove
necessario, adeguati regimi e piani di risanamento e di risoluzione
delle crisi. Tali accordi sono aggiornati su base regolare.».
5. All’articolo 15 del decreto legislativo 30 maggio 2005, n. 142,
il comma 3 e’ sostituito dal seguente:
«3. L’autorita’ di vigilanza italiana, di cui al comma 2, consulta
le altre autorita’ competenti rilevanti e tiene conto, nei modi
previsti dalle disposizioni dell’Unione europea, degli orientamenti
forniti dal comitato congiunto. Se l’autorita’ di vigilanza italiana
e’ in disaccordo con la decisione adottata da un’altra autorita’
competente rilevante puo’ ricorrere rispettivamente all’ABE,
all’AESFEM o all’AEAP per la risoluzione delle controversie in
situazioni transfrontaliere prevista dalle disposizioni dell’Unione
europea.».

Art. 5 Modifiche al decreto legislativo7 settembre 2005, n. 209 1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, dopo la lettera g) e’ inserita la seguente: «g-bis) "SEVIF": il Sistema europeo di vigilanza finanziaria composto dalle seguenti parti: 1) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n. 1094/2010; 2) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento (UE) n. 1093/2010; 3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010; 4) "Comitato congiunto": il Comitato congiunto delle Autorita’ europee di vigilanza, previsto dall’articolo 54 del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010, del regolamento (UE) n. 1095/2010; 5) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito dal regolamento (UE) n. 1092/2010; 6) "Autorita’ di vigilanza degli Stati membri": le autorita’ competenti o di vigilanza degli Stati membri specificate negli atti dell’Unione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010 e del regolamento (UE) n. 1095/2010;». 2. All’articolo 5 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti: «1-bis. L’ISVAP, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, e’ parte del SEVIF e partecipa alle attivita’ che esso svolge, tenendo conto della convergenza degli strumenti e delle prassi di vigilanza in ambito europeo. 1-ter. L’ISVAP, nei casi di crisi o di tensioni sui mercati finanziari, prende in considerazione le eventuali ricadute della sua azione sulla stabilita’ del sistema finanziario degli altri Stati membri, anche avvalendosi degli opportuni scambi di informazioni con l’AEAP, il Comitato congiunto, il CERS e le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri. »; b) il comma 4 e’ abrogato. 3. All’articolo 8 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la rubrica e’ sostituita dalla seguente: «Rapporti con il diritto dell’Unione europea e integrazione nel SEVIF»; b) al comma 1 le parole: «Ministero delle attivita’ produttive» sono sostituite dalle seguenti: «Ministero dello sviluppo economico» e le parole: «le disposizioni comunitarie» sono sostituite dalle seguenti: «le disposizioni dell’Unione europea». 4. All’articolo 10 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, sono apportate le seguenti modificazioni: a) il comma 7 e’ sostituito dal seguente: «7. L’ISVAP, secondo le modalita’ e alle condizioni previste dalle disposizioni dell’Unione europea, collabora, anche mediante scambio di informazioni, con l’AEAP e le altre autorita’ di vigilanza europee, con il Comitato congiunto, con il CERS, con le istituzioni dell’Unione europea e le autorita’ di vigilanza dei singoli Stati membri, al fine di agevolare l’esercizio delle rispettive funzioni. L’ISVAP adempie nei confronti di tali soggetti agli obblighi di comunicazione stabiliti dalle disposizioni dell’Unione europea. Le informazioni ricevute dall’ISVAP non possono essere trasmesse ad altre autorita’ italiane o a terzi senza il consenso dell’autorita’ che le ha fornite.»; b) dopo il comma 7 e’ inserito il seguente: «7-bis. Nei casi e nei modi previsti dalle disposizioni dell’Unione europea, l’ISVAP puo’ concludere con l’AEAP e con le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri accordi che possono prevedere anche la delega di compiti; puo’, inoltre, ricorrere all’AEAP per la risoluzione delle controversie con le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.».

Art. 6 Modifiche al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 1. All’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, dopo la lettera c) e’ inserita la seguente: «c-bis) "SEVIF": il Sistema europeo di vigilanza finanziaria composto dalle seguenti parti: 1) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n. 1094/2010; 2) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento (UE) n. 1093/2010; 3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010; 4) "Comitato congiunto": il Comitato congiunto delle Autorita’ europee di vigilanza, previsto dall’articolo 54 del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010, del regolamento (UE) n. 1095/2010; 5) "CERS": Comitato europeo per il rischio sistemico, istituito dal regolamento (UE) n. 1092/2010; 6) "Autorita’ di vigilanza degli Stati membri": le autorita’ competenti o di vigilanza degli Stati membri specificate negli atti dell’Unione di cui all’articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (UE) n. 1093/2010, del regolamento (UE) n. 1094/2010 e del regolamento (UE) n. 1095/2010;». 2. All’articolo 15-bis, comma 2, del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, dopo il primo periodo e’ aggiunto il seguente: «La COVIP informa tempestivamente l’AEAP, secondo le modalita’ dalla stessa definite, circa l’avvenuto rilascio di detta autorizzazione.». 3. All’articolo 15-ter del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, dopo il comma 6 e’ inserito il seguente: «6-bis. La COVIP comunica all’AEAP, secondo le modalita’ dalla stessa definite, le norme di cui ai commi 4, 5 e 6, nonche’ i relativi aggiornamenti.». 4. All’articolo 15-quater del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, sono apportate le seguenti modificazioni: a) la rubrica dell’articolo e’ sostituita dalla seguente: «Segreto d’ufficio e collaborazione tra autorita’»; b) il comma 1 e’ sostituito dal seguente: «1. I dati, le notizie, le informazioni acquisiti dalla COVIP nell’esercizio delle proprie attribuzioni sono tutelati dal segreto d’ufficio anche nei riguardi delle pubbliche amministrazioni. Sono fatti salvi i casi previsti dalla legge per le indagini relative a violazioni sanzionate penalmente.»; c) dopo il comma 1 sono inseriti i seguenti: «1-bis. I dipendenti della COVIP, i consulenti e gli esperti dei quali la stessa si avvale sono vincolati dal segreto d’ufficio e hanno l’obbligo di riferire alla COVIP tutte le irregolarita’ constatate, anche quando configurino fattispecie di reato. 1-ter. Il segreto d’ufficio non puo’ essere comunque opposto nei confronti del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e del Ministro dell’economia e delle finanze. 1-quater. La COVIP collabora con l’Isvap, la Banca d’Italia e la Consob, anche mediante scambio di informazioni, al fine di agevolare le rispettive funzioni e tutelare la stabilita’ del mercato. La COVIP collabora altresi’ con l’Autorita’ garante della concorrenza e del mercato, anche mediante scambio di informazioni. Dette Autorita’ non possono reciprocamente opporsi il segreto d’ufficio. 1-quinquies. Accordi di collaborazione e scambi di informazioni possono intervenire tra la COVIP e le Autorita’, anche estere, preposte alla vigilanza sui gestori di cui all’articolo 6 e sulle banche depositarie di cui all’articolo 7, al fine di accrescere l’efficacia dell’azione di controllo. 1-sexies. Nei casi e nei modi stabiliti dalle disposizioni dell’Unione europea, la COVIP collabora, anche mediante scambio di informazioni, con le istituzioni dell’Unione europea e con le autorita’ e i comitati che compongono il SEVIF al fine di agevolare le rispettive funzioni e adempie nei confronti di tali soggetti agli obblighi di comunicazione stabiliti dalle disposizioni dell’Unione europea. Le informazioni ricevute dalla COVIP da parte dei predetti soggetti non possono essere trasmesse ad altre Autorita’ italiane o a terzi senza il consenso dell’Autorita’ che le ha fornite. 1-septies. Ai fini indicati al comma 1-sexies, la COVIP puo’ concludere con le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri e con l’AEAP accordi di collaborazione, che possono prevedere la delega reciproca di compiti di vigilanza. La COVIP puo’ ricorrere all’AEAP per la risoluzione delle controversie con le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri in situazioni transfrontaliere.». 5. Dopo l’articolo 18 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, e’ inserito il seguente: «Art. 18-bis (Rapporti con il diritto dell’Unione europea e integrazione nel SEVIF). – 1. Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dell’economia e delle finanze e la COVIP esercitano i poteri loro attribuiti in armonia con le disposizioni dell’Unione europea. La COVIP si conforma ai regolamenti e alle decisioni dell’Unione europea e provvede in merito alle raccomandazioni concernenti le materie disciplinate dal presente decreto legislativo. 2. La COVIP, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, e’ parte del SEVIF e partecipa alle attivita’ che esso svolge, tenendo conto della convergenza degli strumenti e delle prassi di vigilanza in ambito europeo.». 6. All’articolo 19 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, sono apportate le seguenti modificazioni: a) dopo il comma 1 e’ inserito il seguente: «1-bis. La COVIP fornisce informativa all’AEAP, secondo le modalita’ dalla stessa definite, in merito ai fondi iscritti all’Albo e alle eventuali cancellazioni effettuate.»; b) il comma 5 e’ sostituito dal seguente: «5. Nell’esercizio della vigilanza la COVIP ha diritto di ottenere le notizie e le informazioni richieste alle pubbliche amministrazioni.»; c) il comma 6 e’ sostituito dal seguente: «6. La COVIP, nei casi di crisi o di tensione sui mercati finanziari, tiene conto degli effetti dei propri atti sulla stabilita’ del sistema finanziario degli altri Stati membri, anche avvalendosi degli opportuni scambi di informazioni con l’AEAP, il Comitato congiunto, il CERS e le autorita’ di vigilanza degli altri Stati membri.»; d) dopo il comma 7 e’ aggiunto il seguente: «7-bis. I dipendenti e gli esperti addetti alla COVIP, nell’esercizio delle funzioni di vigilanza, sono incaricati di un pubblico servizio.». 7. All’articolo 20 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, dopo il comma 6 e’ inserito il seguente: «6-bis. Le forme pensionistiche di cui al comma 1 istituite all’interno di enti o societa’ diversi da quelli sottoposti, direttamente o in quanto facenti parte di un gruppo, a vigilanza in base alle disposizioni di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, che risultino rivolte a soli pensionati, devono presentare alla COVIP, con cadenza triennale, documentazione idonea a dimostrare la sussistenza delle condizioni necessarie ad assicurare la continuita’ nell’erogazione delle prestazioni. La COVIP verifica la sussistenza delle predette condizioni.».

Art. 7 Modifiche al decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231 1. All’articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, dopo la lettera g) e’ inserita la seguente: «g-bis) "Autorita’ di vigilanza europee" indica: 1) "ABE": Autorita’ bancaria europea, istituita con regolamento (UE) n. 1093/2010; 2) "AEAP": Autorita’ europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, istituita con regolamento (UE) n. 1094/2010; 3) "AESFEM": Autorita’ europea degli strumenti finanziari e dei mercati, istituita con regolamento (UE) n. 1095/2010;». 2. All’articolo 7 del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, dopo il comma 2 e’ aggiunto, in fine, il seguente: «2-bis. Le autorita’ di vigilanza di settore cooperano con le Autorita’ di vigilanza europee e forniscono tutte le informazioni necessarie all’espletamento dei loro compiti.».

Art. 8 Disposizioni finanziarie 1. Dall’attuazione delle disposizioni contenute nel presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e le autorita’ interessate provvedono agli adempimenti del presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi’ 30 luglio 2012 NAPOLITANO Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri Moavero Milanesi, Ministro per gli affari europei Grilli, Ministro dell’economia e delle finanze Terzi di Sant’Agata, Ministro degli affari esteri Severino, Ministro della giustizia Passera, Ministro dello sviluppo economico Fornero, Ministro del lavoro e delle politiche sociali Visto, il Guardasigilli: Severino

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *