Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo – Motivi della decisione
Con il ricorso in epigrafe i ricorrenti impugnano il silenzio serbato dalle amministrazioni resistenti sulla loro istanza proposta in data 9.7.2010 volta ad ottenere il rilascio di visto di ingresso per motivi di lavoro.
Nelle more del giudizio, il Ministero degli Esteri ha depositato la nota ministeriale 20.1.2011, prot. n. 16076, nella quale ha evidenziato che "si attivava in data 27.7.2010 attraverso il preposto Helpdesk per richiedere al competente UTG il reinserimento dell’originario nulla osta onde consentire all’Ambasciata d’Italia a Minsk il rilascio del richiesto visto per lavoro subordinato. L’UTG ha proceduto al richiesto reinserimento esclusivamente in data 15.1.2011".
Il Ministero allega in atti, a comprova dell’avvenuto reinserimento in Banca dati SUI della ricorrente, il "dettaglio pratica della sua posizione dove si indica: nulla osta concesso il 15.1.2011".
Dunque, in data 28.2.2011, i ricorrenti hanno chiesto la declaratoria di cessazione della materia del contendere avendo la PA dato piena soddisfazione, mediante positiva evasione dell’istanza, alla pretesa azionata con il presente ricorso avverso il silenzio della PA.
In conclusione, il ricorso deve essere dichiarato improcedibile.
Nonostante la richiesta dei ricorrenti, in relazione alla condanna alle spese, ad avviso del Collegio, stante la peculiarità della questione, sussistono giusti motivi per disporre la compensazione.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Quater) definitivamente pronunciando, dichiara improcedibile il ricorso in epigrafe.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.