Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole
Svolgimento del processo
Che è stata depositata in cancelleria la seguente relazione regolarmente comunicata al P.G. ed ai difensori delle parti costituite:
"il relatore nominato a norma dell’art. 377 c.p.c..
Osserva:
Con decisione del 15/4/2008 il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Gela infliggeva alla dottoressa T.N. – praticante avvocato – la sanzione dell’avvertimento.
Avverso tale decisione la dottoressa T. proponeva ricorso al Consiglio Nazionale Forense che con decisione del 26/3/2009 dichiarava inammissibile in quanto proposto direttamente dall’interessata "sprovvista di ius postulandi".
Contro questa decisione del Consiglio Nazionale Forense la dottoressa T. ha proposto ricorso per cassazione.
Il relatore ravvisa la presenza delle condizioni per la trattazione del ricorso in camera di consiglio, ai sensi dell’art. 375 cod. proc. civ., comma 1, n. 5), dovendo il ricorso essere dichiarato inammissibile perchè proposto personalmente dall’interessata priva dello "ius postulandi" R.D. n. 37 del 1934, ex art. 60, perchè non iscritta all’albo professionale, in quanto praticante, e non assistita da un legale abilitato al patrocinio avanti le giurisdizioni superiori.
Considerato quindi che il ricorso può essere deciso in camera di consiglio e visto l’art. 380 bis c.p.c..
Rimette gli atti al Primo Presidente per la fissazione dell’adunanza della Corte a Sezioni Unite a norma dell’art. 380 bis c.p.c., comma 2".
Motivi della decisione
Che il Collegio condivide i motivi in fatto e in diritto esposti nella relazione per cui va dichiarata l’inammissibilità del ricorso;
che non va emessa alcuna statuizione sulle spese in difetto di resistenza di parti intimate.
P.Q.M.
Iva Corte dichiara inammissibile il ricorso.
Testo non ufficiale. La sola stampa del dispositivo ufficiale ha carattere legale.