Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo – Motivi della decisione
il provvedimento impugnato motiva il rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno sulla base dell’art. 4, comma 3, terzo periodo del. D.lgs. 286/98 in relazione ad una sentenza di condanna riportata dal ricorrente per furto aggravato.
Rilevato altresì che l’art. 4 comma 3 del d.lgs. 286/98 preclude il rilascio del permesso di soggiorno a chi risulti condannato, anche con sentenza non definitiva, (…), per reati previsti dall’articolo 380, commi 1 e 2, del codice di procedura penale ovvero per reati inerenti gli stupefacenti, la libertà sessuale, il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina verso l’Italia e dell’emigrazione clandestina dall’Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attività illecite."
Considerato che il ricorrente è stato condannato per furto aggravato per la destrezza (624 e 625, n. 4 c.p.), per il quale è non è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza e che pertanto il Questore erroneamente ha ravvisato una circostanza ostativa al rinnovo del permesso di soggiorno.
Ritenuto pertanto che il ricorso debba essere accolto, in relazione alle censure dedotte con il primo motivo, con assorbimento delle ulteriori censure e compensazione delle spese, sussistendo giusti motivi.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Quater)
definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l’effetto annulla il provvedimento impugnato.
Compensa le spese.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
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