DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 marzo 2013 Ripartizione delle risorse di cui all’articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante "Disposizioni per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
di stabilita’ 2013)," ed in particolare l’articolo 1, commi 280 e
290;
Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225, e successive modifiche ed
integrazioni;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401, recante
"Disposizioni urgenti per assicurare il coordinamento operativo delle
strutture preposte alle attivita’ di protezione civile e per
migliorare le strutture logistiche nel settore della difesa civile";
Visto il decreto-legge 15 maggio 2012, n. 59, convertito, con
modificazioni, dalla legge 12 luglio 2012, n. 100, recante
"Disposizioni urgenti per il riordino della protezione civile";
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13
gennaio 2010, con cui e’ stato dichiarato lo stato di emergenza in
ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito le
regioni Liguria e Toscana nell’ultima decade del mese di dicembre
2009 e nei primi giorni del mese di gennaio 2010;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5
novembre 2010, con cui e’ stato dichiarato lo stato di’ emergenza in
ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il
territorio della regione Veneto nei giorni dal 31 ottobre al 2
novembre 2010;
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4
giugno 2011 e del 25 novembre 2011, con i quali e’ stato dichiarato
lo stato di emergenza sia in relazione alle eccezionali avversita’
atmosferiche verificatesi nei mesi di febbraio e marzo 2011 che il 22
novembre 2011 nel territorio della provincia di Messina;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10
marzo 2011, con cui e’ stato dichiarato lo stato di emergenza in
ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito il
territorio della regione Marche nei giorni dal 1° al 6 marzo 2011;
Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19
maggio 2011 e dell’11 novembre 2011, inerenti la dichiarazione dello
stato di emergenza in ordine alle eccezionali avversita’ atmosferiche
che hanno interessato il territorio della regione Piemonte
rispettivamente nei giorni dal 14 al 17 marzo 2011 e dal 4 all’8
novembre 2011;
Vista la delibera del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2012,
con la quale e’ stato dichiarato lo stato d’emergenza in conseguenza
dell’eccezionale ondata di maltempo che, nei giorni dal 10 al 13
novembre 2012, ha interessato alcuni comuni delle province di Arezzo,
Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia e Siena;
Vista la delibera del Consiglio dei Ministri dell’8 marzo 2013, con
la quale e’ stato prorogato, fino al 9 maggio 2013, lo stato
d’emergenza in conseguenza dell’eccezionale ondata di maltempo che,
nei giorni dal 10 al 13 novembre 2012, ha interessato alcuni comuni
delle province di Arezzo, Grosseto, Lucca, Massa Carrara, Pisa,
Pistola e Siena;
Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
del 21 dicembre 2012, n. 32, ed, in particolare, l’articolo 3 ove gli
oneri necessari per fronteggiare l’emergenza, individuati, nel limite
massimo di 14 milioni di euro, dalla delibera dell’11 dicembre 2012
citata, sono stati posti a carico del fondo della protezione civile
appositamente integrato con le risorse della quota destinata allo
Stato dell’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
(Irpef) dell’esercizio finanziario 2012, di cui all’articolo 47,
secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio del Ministri dell’8
febbraio 2012, recante la dichiarazione di eccezionale rischio di
compromissione degli interessi primari a causa delle eccezionali
avversita’ atmosferiche che hanno colpito il territorio nazionale nel
mese di febbraio 2012, emanato ai sensi dell’articolo 3, comma 1, dei
decreto-legge 4 novembre 2002, n. 245, convertito, con modificazioni,
dalla legge 27 dicembre 2002, n. 286;
Vista la delibera del Consiglio dei Ministri del 9 novembre 2012,
con la quale e’ stato dichiarato lo stato d’emergenza nel territorio
delle province di Cosenza e Potenza, il cui territorio e’ stato
colpito il 26 ottobre 2012 da un evento sismico;
Vista l’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
del 20 novembre 2012, n. 25, ed, in particolare, l’articolo 6 ove gli
oneri necessari per fronteggiare l’emergenza, individuati nel limite
massimo di 10 milioni di euro dalla delibera del 9 novembre 2012
citata, sono stati posti a carico del fondo della protezione civile
appositamente integrato con le risorse della quota destinata allo
Stato dell’8 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche
( Irpef) dell’esercizio finanziario 2012, di cui all’articolo 47,
secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222;
Vista la nota del 5 febbraio 2013, con la quale il Capo del
Dipartimento ha richiesto alle Regioni interessate di fornire
elementi di conoscenza in merito al fabbisogno economico complessivo
mediante la compilazione di una tabella di sintesi;
Vista la nota 1° marzo 2013 del Capo del Dipartimento trasmessa
alle Regioni, recante la ripartizione delle risorse di cui alle
disposizioni in rassegna predisposta sulla base degli elementi
forniti dalle medesime Regioni interessate;
Considerata la necessita’ di procedere alla ripartizione dei fondi
individuati dall’articolo 1, comma 290, della legge di stabilita’
2013 che ha incrementato il Fondo di protezione civile di 47 milioni
di euro per l’anno 2013, di 8 milioni per il 2014 e di 50 milioni per
il 2015, da destinare alla realizzazione di interventi, in conto
capitale, nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi
dal dicembre 2009 al gennaio 2010 in Liguria e in Toscana, dagli
eventi alluvionali verificatisi dal 31 ottobre al 2 novembre 2010 in
Veneto, dalle eccezionali avversita’ atmosferiche verificatesi nei
mesi di febbraio e di marzo 2011 e il giorno 22 novembre 2011 nel
territorio della provincia di Messina, dagli eventi alluvionali
verificatisi nel marzo 2011 nelle Marche, dalle eccezionali
precipitazioni nevose verificatesi nel febbraio 2012 nelle Marche e
nell’Emilia-Romagna, nonche’ dal sisma verificatosi il 26 ottobre
2012 in Calabria e Basilicata e dagli eventi alluvionali verificatisi
in Piemonte nel marzo e nel novembre 2011 ed in Toscana ed in Umbria
nel novembre 2012;
Considerato, altresi’, che, ai sensi del comma 280 dell’articolo 1
della legge di stabilita’ 2013, l’autorizzazione di spesa di cui al
comma 290 e’ ulteriormente incrementata delle disponibilita’ residue
per l’anno 2012 relative all’autorizzazione di spesa di cui
all’articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio 1985, n. 222,
relativamente alla quota destinata allo Stato dell’otto per mille
dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF), nella misura
di 8 milioni di euro da destinare al finanziamento degli interventi
diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi
alluvionali che hanno colpito il territorio della Provincia di Teramo
di cui alla dichiarazione dello stato di emergenza del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011;
Rilevata l’incidenza degli effetti immediati, ovvero che si
protraggono nel tempo, determinatasi sul territorio a seguito dei
diversi eventi calamitosi in rassegna, si ravvisa la necessita’ di
procedere, con urgenza, al trasferimento delle risorse di cui al
comma 290 dell’articolo 1 della legge di stabilita’ 2013;
Tenuto conto che, dalla somma dell’entita’ complessiva dei
fabbisogni rappresentati, sono state detratte le risorse gia’
individuate dalle ordinanze di protezione civile emanate per
fronteggiare gli eventi in rassegna e quelle ripartite ai sensi
dell’articolo 1, comma 548, della legge n. 228/12 citata per gli
eventi di novembre 2012 che hanno colpito il territorio dell’Umbria e
della Toscana;
Tenuto conto, altresi’, che la regione Toscana non ha avanzato
richieste di finanziamenti per gli eventi alluvionali verificatesi
sul proprio territorio nel dicembre 2009;
Considerato che la disposizione in rassegna prevede che le risorse
individuate siano ripartite con decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri;
Su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile di
cui alla nota del 1° marzo 2013 citata;

Decreta:

Art. 1

1. In considerazione di quanto esposto in premessa, le risorse
individuate nella misura di 47 milioni di euro per l’anno 2013
dall’articolo 1, comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, per
l’incremento del Fondo di cui all’articolo 6, comma 1, del
decreto-legge 3 maggio 1991, n. 142, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 luglio 1991, n. 195, sono destinate a finanziare gli
interventi, in conto capitale, nei territori colpiti dagli eventi
alluvionali verificatisi dal dicembre 2009 al gennaio 2010 in Liguria
e in Toscana, dagli eventi alluvionali verificatisi dal 31 ottobre al
2 novembre 2010 in Veneto, dalle eccezionali avversita’ atmosferiche
verificatesi nei mesi di febbraio e di marzo 2011 e il giorno 22
novembre 2011 nel territorio della provincia di Messina, dagli eventi
alluvionali verificatisi nel marzo 2011 nelle Marche, dalle
eccezionali precipitazioni nevose verificatesi nel febbraio 2012
nelle Marche e nell’Emilia-Romagna, nonche’ dal sisma verificatosi il
26 ottobre 2012 in Calabria e Basilicata e dagli eventi alluvionali
verificatisi in Piemonte nel marzo e nel novembre 2011 ed in Toscana
ed in Umbria nel novembre 2012.

Art. 2

1. Al fine di dare attuazione al disposto di cui all’articolo 1,
comma 290, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, le risorse ivi
individuate sono ripartite sulla base dell’entita’ complessiva dei
fabbisogni rappresentati dalle Regioni per i diversi eventi, dalla
quale sono detratte le somme gia’ stanziate dalle ordinanze di
protezione civile emanate per fronteggiare le diverse emergenze,
nonche’ gli importi inerenti gli eventi di novembre 2012 che hanno
interessato le regioni dell’Umbria e della Toscana, computate gia’
nel riparto previsto dall’articolo 1, comma 548, della legge di
stabilita’ 2013. La somma risultante dalla decurtazione di cui al
precedente periodo e’ stata equamente ripartita in proporzione alle
somme individuate per ciascuna annualita’ nel limite massimo dei 105
milioni di euro, di cui 47 milioni di euro per l’anno 2013, 8 milioni
di euro per l’anno 2014 e 50 milioni di euro per l’anno 2015.
2. Nel computo delle somme individuate non sono previsti
stanziamenti di’ risorse da destinare agli eventi alluvionali
verificatisi nel dicembre 2009 nel territorio della regione Toscana,
in ragione della mancata richiesta da parte della medesima Regione.
3. La tabella recante il riparto delle risorse, formulato sulla
base dell’importo triennale dei finanziamenti previsti dalla
disposizione di cui al comma 1, pari a 105 milioni di euro, e’
contenuta nell’allegato l che costituisce parte integrante del
presente decreto.
4. L’autorizzazione di spesa di cui al comma 290 dell’articolo 1
della legge n. 228/12 e’ ulteriormente incrementata delle
disponibilita’ residue per l’anno 2012 relative all’autorizzazione di
spesa di cui all’articolo 47, secondo comma, della legge 20 maggio
1985, n. 222, relativamente alla quota destinata allo Stato dell’otto
per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, nella
misura di 8 milioni di euro, ai sensi del comma 280 dell’articolo 1
della legge di stabilita’ 2013. Le risorse di cui al precedente
periodo sono destinate al finanziamento degli interventi diretti a
fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi alluvionali
che hanno colpito il territorio della Provincia di’ Teramo di cui
alla dichiarazione dello stato di emergenza del decreto del
Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 marzo 2011.
Il presente decreto verra’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica Italiana.

Roma, 23 marzo 2013

Il Presidente: Monti

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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