Avviso di Deposito
del
a norma dell’art. 55
della L. 27 aprile
1982 n. 186
Il Direttore di Sezione
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, terza Sezione, con l’intervento dei signori magistrati:
Angelo De Zotti Presidente
Elvio Antonelli Consigliere, relatore
Marina Perrelli Referendario
ha pronunciato, nella forma semplificata di cui agli artt. 21 e 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 540/2009, proposto da OJO TINA, rappresentata e difesa dall’avv.to Giovanni Maria Facilla con domicilio presso la Segreteria del T.A.R., ai sensi dell’art. 35 R.D. 26.6.1924 n. 1054;
CONTRO
l’Amministrazione dell’Interno, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall’Avvocatura distrettuale dello Stato di Venezia, domiciliataria per legge;
per l’annullamento
del provvedimento; col quale il Questore di Padova decretava l’irricevibilità del rilascio del permesso di soggiorno per motivi di attesa occupazione n. H020780, rilasciato dalla Questura di Como il 31.3.2003 e scaduto il 14.12.2006;
Visto il ricorso, notificato il 20.1.2009 e depositato presso la Segreteria il 20.2.2009, con i relativi allegati;
visto l’atto di costituzione in giudizio dell’Amministrazione dell’Interno depositato l’11 Marzo 2009;
visti gli atti tutti di causa;
uditi all’udienza camerale dell’11.3.2009 (relatore il consigliere Antonelli), l’avv. Fucilla per la parte ricorrente e l’avv.to dello Stato Gasparin per la P.A.;
che, nel corso dell’udienza camerale fissata nel giudizio in epigrafe, il Presidente del Collegio ha comunicato alle parti presenti come, all’esito, avrebbe potuto essere emessa decisione in forma semplificata, ex artt. 21, XI comma, e 26, IV e V comma, della l. 6 dicembre 1971, n. 1034, e queste non hanno espresso rilievi o riserve;
che sussistono effettivamente i presupposti per pronunciare tale sentenza nei termini seguenti.
considerato
che le uniche due censure dedotte sono infondate;
che in particolare in ordine all’affermata circostanza che alla ricorrente sia stata notificata solo una copia del provvedimento (non conforme all’originale) non è stato fornito neppure un principio di prova mentre con riguardo alla doglianza relativa alla mancata traduzione del provvedimento nella lingua del paese di origine della ricorrente è sufficiente rilevare che la relativa circostanza (per giurisprudenza ormai consolidata) non può ritenersi motivo invalidante.
Sussistono peraltro giusti motivi per compensare le spese.
P.Q.M.
il Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, terza Sezione, definitivamente pronunciando sul ricorso in epigrafe, lo. RIGETTA.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
Così deciso in Venezia, nella Camera di consiglio addì 11 marzo 2009..
Il Presidente l’Estensore
Il Segretario
SENTENZA DEPOSITATA IN SEGRETERIA
il……………..…n.………
(Art. 55, L. 27/4/1982, n. 186)
Il Direttore della Terza Sezione
T.A.R. per il Veneto – III Sezione n.r.g. 540/2009
Fonte: www.giustizia-amministrativa.it