T.A.R. Lombardia Brescia Sez. I, Sent., 13-05-2011, n. 727

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Svolgimento del processo – Motivi della decisione

– si controverte di un diniego di sanatoria per realizzazione terrazza e piscina prefabbricata a Soiano del Lago,

– il problema nasce da una questione civilistica: uno dei comproprietari si è opposto, ed il Comune ha preso atto che non tutti i proprietari erano d’accordo, ed ha negato il permesso,

– la difesa del ricorrente sostiene che il Comune avrebbe potuto anche rilasciare il titolo edilizio senza l’assenso del condomino, perché basta un qualsiasi titolo di disponibilità,

– in realtà, questa tesi non è corretta, in quanto "conformemente a quanto previsto dall’art. 11 t.u. dell’edilizia e, nell’ordinamento trentino, dall’art. 88 della l.p. 22/1991, in caso di opere che vadano ad incidere sul diritto di altri comproprietari, è legittimo esigere il consenso degli stessi, che peraltro può essere manifestato anche per fatti concludenti. Qualora vi sia un conclamato dissenso fra i comproprietari in ordine all’intervento progettato, l’amministrazione non può assentirlo, nonostante sia conforme agli strumenti urbanistici, mancando l’effettiva corrispondenza tra la richiesta di concessione e la titolarità del prescritto diritto di godimento. La mancata sottoscrizione dell’istanza da parte del comproprietario, che tuttavia non si sia attivato per denunciare il proprio dissenso rispetto al rilascio del titolo edificatorio, mentre l’interessato era nell’obiettiva difficoltà di integrare la propria domanda con l’esplicito atto di assenso del primo, non deve essere d’ostacolo al rilascio della concessione edilizia in sanatoria" (Trga Trento 152/08), "l’Amministrazione può, in sede di rilascio della concessione edilizia, legittimamente richiedere il consenso del comproprietario dell’area interessata dall’intervento edilizio, essendo necessari, al fine del rilascio del titolo abilitativo, una corrispondenza tra richiesta di concessione e titolarità del prescritto diritto di godimento (Tar Napoli, II, 7295/05), "ben può l’amministrazione comunale, in sede di rilascio della concessione edilizia, legittimamente richiedere il consenso del comproprietario dell’area interessata dall’intervento edilizio" (CdS, V, 6529/03),

– nel caso di specie, l’area è allo stato (e salvo intervengano nelle more cause per usucapione o acquisto della proprietà per altro titolo) pacificamente condominiale, e tutto ciò di cui godono i ricorrenti è solo l’uso esclusivo, in questo contesto pertanto il Comune ha correttamente chiesto che ci fosse l’assenso di tutti i proprietari alla realizzazione dell’opera,

– le spese seguono la soccombenza e sono liquidate come da dispositivo;
P.Q.M.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia sezione staccata di Brescia (Sezione Prima), definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto:

RESPINGE il ricorso.

CONDANNA i ricorrenti al pagamento in favore della controparte costituita delle spese di lite che quantifica in euro 2.500 (oltre iva e cpa, se dovuti).

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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