Cass. pen. Sez. V, Sent., (ud. 06-05-2011) 18-05-2011, n. 19660 Arresto

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

di rigetto.
Svolgimento del processo – Motivi della decisione

Il Procuratore della Repubblica di Lanciano impugna per cassazione il provvedimento indicato in epigrafe, che non ha convalidato l’arresto di M.C. per il reato di cui agli artt. 582 e 585 c.p., lamentando inosservanza delle legge penale e vizi della motivazione.

Il ricorso non merita accoglimento.

Invero, aderendo al condivisibile orientamento giurisprudenziale rappresentato da Cass. Sez. 2, n, 7161 del 2006, Sez. 4, n. 17619, 5.2.2004, ed altre, deve escludersi nella vicenda in esame la sussistenza della quasi flagranza invocata dall’organo ricorrente, dal momento che, come evidenziato dal P.G. in sede;

1. l’individuazione dell’autore del fatto è avvenuta – come tiene a precisare parte ricorrente – soltanto grazie alle dichiarazioni accusatorie della parte offesa;

2. le Forze dell’Ordine constatarono soltanto le conseguenze lesive del reato e individuarono l’arma utilizzata per la sua consumazione;

3. nella illustrata ottica non riveste carattere dirimente che l’arresto sia avvenuto, nelle immediate vicinanze, subito dopo, giacchè in ogni caso il collegamento cognitivo tra Forze dell’ordine e autore del reato risulta comunque indiretto, essendo necessariamente passato (filtrato e mediato) attraverso la deposizione della parte offesa e la rilevazione delle lesioni.
P.Q.M.

La Corte rigetta il ricorso.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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