Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo – Motivi della decisione
Il Procuratore della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto propone impugnazione avverso la sentenza del Gup di detta città in data 23 giugno 2010 che ha dichiarato non luogo a procedere perchè il fatto non sussiste nei confronti di P.F. imputato del delitto di falso ( art. 483 cod. pen. in relazione al D.P.R. n. 445 del 2000, art. 76) e truffa aggravata ( art. 640 c.p., cpv. n. 1) per avere tratto in errore il medico curante ed il Servizio Sanitario Regionale dichiarando essere esente per motivi di reddito dal pagamento del "ticket". Il giudice ha rilevato non esservi prova che l’imputato ebbe a fare dichiarazioni relative al proprio reddito al medico curante ovvero abbia lui prodotto documenti non veritieri.
Il Procuratore ricorrente deduce mancanza e manifesta illogicità della motivazione osservando che le conclusioni cui è pervenuto il giudice in ordine al delitto di truffa sono illogiche e che non può essere il procedimento essere concluso nella fase predibattimentale in quanto l’istruttoria dibattimentale è da qualificarsi nella fattispecie utile e conducente per l’accertamento dei fatti attraverso l’escussione del medico curante che potrà riferire le ragioni che lo indussero ad indicare sulla ricetta il P. quale persona esente per motivi di reddito.
Il ricorso, limitato alle statuizioni in ordine al delitto di truffa, è fondato in quanto la sentenza contraddittoriamente esclude che in dibattimento possa essere effettuata concreta verifica delle modalità di redazione da parte del sanitario della prescrizione in cui è stata falsamente indicata la sussistenza delle condizioni soggettive reddituali di esenzione dal pagamento del "ticket".
P.Q.M.
Annulla l’impugnata sentenza in ordine al reato di truffa e dispone che gli atti siano trasmessi al Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto per l’ulteriore corso.
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