Cass. pen. Sez. VI, Sent., (ud. 03-03-2011) 01-06-2011, n. 21884 Reato continuato e concorso formale

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Svolgimento del processo – Motivi della decisione

Con l’ordinanza impugnata il Tribunale di Ancona ha sostituito la misura cautelare degli arresti domiciliari a quella della custodia in carcere, applicata a M.B., segretario della Commissione tributaria di Pesaro, in relazione ai reati continuati di concussione e corruzione in atti giudiziari ( artt. 81, 110, 317, 318, 319-ter cod. pen.), contestati in concorso con giudici dello stesso organismo ed professionisti che esercitavano dinanzi alla giustizia tributaria a Pesaro, per avere richiesto e ottenuto somme di danaro al fine di favorire l’esito di ricorsi pendenti dinanzi alla predetta commissione.

Il ricorso, al limite dell’ammissibilità per la genericità con cui si contesta il vizio di motivazione del provvedimento adottato dal Tribunale, non merita accoglimento.

L’ordinanza impugnata offre sintetica, ma sufficiente motivazione, in relazione al tempo trascorso in custodia cautelare ed allo stato delle indagini espletate, per dar ragione dell’attenuazione delle esigenze cautelari, realizzabili con restrizione domiciliare, senza necessità di custodia carceraria.
P.Q.M.

La Corte rigetta il ricorso.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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