Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo – Motivi della decisione
-1- P.L., imputato ex art. 186 C.d.S., comma 2, ricorre per cassazione, a mezzo del difensore, avverso l’ordinanza del 13 maggio 2010 con la quale il Tribunale di Cosenza ha respinto la richiesta di riesame del decreto di sequestro preventivo dell’autovettura "Audi A 6" tg. (OMISSIS) emesso dal locale Gip in data 22.3.10.
Deduce il ricorrente violazione dell’art. 321 c.p.p., commi 3 bis e 3 ter e art. 125 cod. proc. pen., art. 111 Cost. e vizio di motivazione del provvedimento impugnato, laddove il tribunale non ha esaminato, a giudizio del ricorrente, i motivi di riesame proposti che vertevano sul mancato rispetto dei termini di cui all’art. 321, commi 3 bis e 3 ter, codice di rito.
Con memoria pervenuta in cancelleria il 7.3.11, il ricorrente, dopo avere richiamato, con motivo aggiunto, le modifiche legislative introdotte con la L. n. 120 del 2010, secondo le quali il giudice non potrebbe più procedere al sequestro preventivo del veicolo, segnala che nell’emettere decreto penale di condanna nei confronti del P., il Gip ha disposto la restituzione dell’autovettura in questione all’avente diritto.
-2- Il ricorso deve essere dichiarato inammissibile per sopravvenuta carenza d’interesse.
Dalla documentazione allegata alla memoria sopra indicata risulta, invero, che con il decreto penale di condanna del 21.7.10 è stata disposta la restituzione dell’auto sequestrata all’avente diritto, di guisa che sono venute meno le ragioni del ricorso che deve essere, in conseguenza, dichiarato inammissibile.
Nulla per le spese e per la cassa delle ammende, essendo venuto meno l’interesse al ricorso successivamente alla proposizione dello stesso (Cass. SU n. 7 del 25.6.97).
P.Q.M.
Dichiara inammissibile il ricorso per sopravvenuta carenza d’interesse.
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