Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo – Motivi della decisione
Con la determinazione dirigenziale n. 371 del 21.3.2011 – prot. 26080 – il Comune di Roma ha intimato alla ricorrente la demolizione delle strutture edilizie abusivamente realizzate in Via Caldopiano, 67.
Con il ricorso in epigrafe l’interessata ha prospettato i seguenti motivi di diritto:
1). violazione e o falsa applicazione delle norme di legge (sostiene di aver presentato istanza ex art. 36 DPR 380/2001).
Il presente giudizio può essere definito con decisione in forma semplificata stante la completezza del contraddittorio e della documentazione di causa; di ciò sono stati resi edotti i difensori delle parti.
Il ricorso è infondato e deve essere respinto.
In proposito da tutti gli atti depositati in giudizio risulta che la ricorrente ha presentato richiesta di permesso a costruire, ex art. 36 del DPR 380/2001, in data 9.9.2010 (anteriormente all’adozione del provvedimento impugnato).
Tuttavia, nel caso di presentazione di una istanza di accertamento di conformità, l’effetto sospensivo del procedimento sanzionatorio può prodursi solo durante il periodo assegnato all’amministrazione per provvedere, ma cessa in ogni caso dopo la formazione del silenziodiniego, che consolida il carattere abusivo dell’opera realizzata (come nel caso di specie).
In conclusione, il ricorso deve essere respinto.
Le spese seguono la soccombenza e sono liquidate in dispositivo.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Prima Quater), definitivamente pronunciando, respinge il ricorso, come in epigrafe proposto.
Condanna la parte soccombente al pagamento delle spese di giudizio liquidate complessivamente in Euro 1000,00 (mille).
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa.
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