Cass. pen., sez. VI 30-04-2008 (10-04-2008), n. 17642 Abuso di ufficio finalizzato ad arrecare ad altri un danno ingiusto – Reato plurioffensivo – Configurabilità – Privato danneggiato

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole

FATTO E DIRITTO
Con il decreto in epigrafe, il G.i.p. del Tribunale di Lecce ha disposto de plano l’archiviazione del procedimento nei confronti di M.G. e O.D.C.R., iscritto nel registro delle notizie di reato a seguito di denuncia di C. G. per il reato di cui all’art. 323 c.p., rilevando che tale reato non offende il privato, non legittimato a proporre l’opposizione, ma esclusivamente la pubblica amministrazione.
Propongono ricorso per Cassazione personalmente il C. nonchè il suo difensore i quali, con un primo mezzo, deducono la violazione degli artt. 408, 409 e 410 c.p.p. e dell’art. 323 c.p., perchè il G.i.p. avrebbe archiviato de plano il procedimento senza rilevare alcuna insufficienza o mancanza nella indicazione delle indagini suppletive e cadendo in evidente errore di diritto nell’affermare che il reato di abuso di ufficio non offenderebbe il privato. Con un secondo motivo, chiariscono che il procedimento odierno per abuso di ufficio aveva avuto origine da una denuncia proposta dal C. nei confronti del P.m. e del G.i.p. di Trani, accusati di avere abusivamente archiviato, con provvedimento del 9 novembre 2006, una denuncia per falsa testimonianza in un processo civile nei quale il ricorrente era coinvolto come parte, il cui esito aveva portato al dissesto della sua azienda.
Osserva la Corte che il ricorso merita accoglimento, essendo fondato e rilevante il motivo concernente la offensività del reato di cui all’art. 323 c.p., motivo che ha natura pregiudiziale e assorbente rispetto a ogni altra questione.
La giurisprudenza di questa Corte è infatti orientata nel ritenere che il reato di abuso di ufficio commesso in danno di privati (e non finalizzato a concedere un ingiusto vantaggio da parte del pubblico ufficiale) abbia natura plurioffensiva, ledendo l’interesse della pubblica amministrazione ma anche quello del privato che ben può proporre opposizione alla richiesta di archiviazione.
Il provvedimento impugnato va quindi annullato senza rinvio. Va disposta la trasmissione degli atti al Tribunale di Lecce per nuovo esame.
P.Q.M.
Annulla senza rinvio il decreto impugnato e dispone trasmettersi gli atti al Tribunale di Lecce per l’ulteriore corso.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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