Cass. pen. Sez. I, Sent., (ud. 27-09-2011) 12-10-2011, n. 36801 Reato continuato e concorso formale

Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Svolgimento del processo – Motivi della decisione

La Corte d’appello di Bologna, quale giudice dell’esecuzione, rigettava la richiesta di applicazione della continuazione avanzata da B.G. tra due sentenze di condanna rilevando che i fatti reato, seppur analoghi, erano caratterizzati da contesti temporali e soggettivi in prevalenza diversi e quindi frutto di contingenti opportunità delinquenziali e non di un unico originario disegno criminoso.

Avverso la decisione presentava ricorso il condannato e deduceva mancanza di motivazione in quanto l’ordinanza non faceva alcun riferimento a tutti gli indici che la difesa aveva evidenziato ed aveva negato la continuazione in modo apodittico.

La Corte ritiene che il ricorso debba essere accolto e l’ordinanza annullata con rinvio in quanto la motivazione è apparente e non contiene alcun riferimento concreto alla fattispecie sottoposta al suo esame, non da conto di aver valutato le sentenze di merito onde verificare in concreto la sussistenza dell’unitarietà del disegno criminoso con riferimento ai reati commessi e a tutti gli indici evidenziati dalla difesa.

P.Q.M.

La Corte annulla l’ordinanza impugnata e rinvia per nuovo esame alla Corte d’appello di Bologna.

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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