Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo
1. Con ordinanza deliberata il 17 gennaio 2010 il Tribunale di Roma in composizione monocratica, ha rigettato l’istanza avanzata da M. D.M. diretta ad ottenere declaratoria di non esecutività della sentenza di condanna emessa nei suoi confronti dal giudice adito il 14 maggio 2007 ovvero la restituzione del termine per impugnare tale decisione.
2. Contro questa pronuncia l’attuale difensore di M.D.M. ha proposto ricorso per cassazione, deducendone l’Illegittimità per violazione del diritto di difesa, avendo il giudice dell’esecuzione provveduto sulle istanze del condannato alle ore 9,00 del 17 novembre 2010 e non già alle ore 12 come pure indicato nel decreto di fissazione dell’udienza camerale.
Motivi della decisione
1. Il ricorso è fondato e merita accoglimento.
Ed invero, dall’esame degli atti si ricava, in effetti, che il giudice dell’esecuzione, all’udienza del 14 dicembre 2010, verificato il difetto di citazione del M., aveva disposto il rinnovo della stessa, fissando per la deliberazione sull’istanza l’udienza camerale del 17 gennaio 2011, alle ore 12.
Orbene tale udienza veniva però celebrata alle ore 10,10 come risulta dal relativo verbale, in assenza del difensore di fiducia e dell’interessato.
Ne consegue – che così come dedotto dal ricorrente e rilevato anche dal Procuratore Generale presso questa Corte nella sua requisitoria in atti – è innegabile che la celebrazione dell’udienza prima dell’ora di comparizione delle parti integra una ipotesi nullità assoluta del provvedimento ex art. 178 c.p.p., lett. c) e art. 181 c.p.p., che risulta tempestivamente eccepita.
P.Q.M.
Annulla l’ordinanza impugnata e rinvia per nuovo esame al Tribunale di Roma.
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