Sentenza scelta dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/
Svolgimento del processo
Con il provvedimento di cui in epigrafe, la CdA de L’Aquila ha dichiarato inammissibile per genericità l’appello proposto nell’interesse di G.M. avverso la sentenza del Tribunale di Pescara con la quale era stato condannato alla pena di giustizia, in quanto riconosciuto colpevole del delitto di cui all’art. 624 c.p., art. 625 c.p., n. 7.
Con il ricorso, il difensore deduce violazione di legge, atteso che, con l’atto di appello, era stata motivatamente chiesto il riconoscimento dell’attenuante di cui all’art. 62 c.p., n. 4, con conseguente riduzione di pena. All’appellante è stato impedito di illustrare in udienza le ragioni per le quali il G. è meritevole delle ricordata attenuante, violando il diritto costituzionale a una piena difesa.
Motivi della decisione
Il ricorso è fondato e merita accoglimento.
La sentenza di primo grado ha negato la sussistenza della attenuante del danno lieve assumendo che alla refurtiva (mattonelle) doveva essere attribuito il valore indicato dalla PO. Con l’atto di appello, il difensore dell’imputato contestava tale stima e il criterio di valutazione adottato dal primo giudice e chiedeva una rivalutazione dal giudice del gravame.
Il motivo dunque non è generico perchè fa riferimento a una precisa attestazione del tribunale e ne contesta motivatamente il fondamento.
L’appellante ebbe anche ad aggiungere che era stata omessa qualsiasi valutazione sulla condotta processuale dell’imputato.
Si impone dunque annullamento senza rinvio. Gli atti vanno trasmessi alla CdA di L’Aquila per il giudizio.
P.Q.M.
Annulla il provvedimento impugnato senza rinvio e dispone trasmettersi gli atti alla corte di appello di L’Aquila per il relativo giudizio.
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