Compensazione (Compensation)

Nell’economia del benessere (v.), criterio secondo cui un intervento redistributivo può essere giudicato positivamente se chi vede aumentare il proprio benessere è anche in grado di compensare il danneggiato e ricavare ancora un vantaggio. Facendo ricorso ad una compensazione puramente potenziale, Kaldor (v.) e Hicks (v.), gli autori del principio, rispettavano il criterio paretiano e, contemporaneamente, rendevano possibile superare la difesa dello status quo implicita nell’analisi di Pareto (v.).
Sebbene il principio della compensazione abbia una portata più ampia rispetto a quello paretiano, nondimeno esso trascura gli effetti delle politiche distributive. Nella nuova situazione susseguente all’intervento redistributivo sarebbe, infatti, possibile applicare il criterio di Kaldor-Hicks anche ad un intervento che ripristini la situazione originaria, con evidenti effetti paraddosali.
Un intervento correttivo al principio della compensazione è stato proposto da Scitovsky (v.) il quale ha sostenuto il ricorso al cd. principio dell’inversione

Credito (Credit)

Scambio di una prestazione attuale con una prestazione futura tra due soggetti: il creditore, che trasferisce beni, servizi o denaro (prestazione attuale), e il debitore, il quale assume l’impegno del pagamento dei beni o della restituzione del denaro a scadenza (prestazione futura).
Il credito si basa sulla fiducia che il creditore nutre nei confronti del debitore.
In relazione alla scadenza, il credito può essere a breve termine (fino a l2 mesi), a medio termine (fino a 5 anni), a lungo termine (fino a 10 anni).
A seconda del soggetto cui è stato concesso, si distingue in credito:
— alla produzione, concesso all’impresa (v.) per finanziare l’acquisto di impianti, attrezzature, materie prime ecc. A sua volta esso si distingue in:
— industriale, destinato ad imprese industriali per i loro programmi di investimento (v.);
— mercantile, consistente in dilazioni di pagamento che l’impresa venditrice concede a quella acquirente o in anticipi che l’impresa acquirente concede a quella venditrice;
— al consumo (v.).
Si parla, inoltre, di credito chirografario in relazione a quel credito basato su una scrittura privata e quindi non assistito dalla specifica garanzia. Esso si contrappone al credito privilegiato che è, invece, assistito da cause di prelazione.
Una ulteriore distinzione è quella tra credito diretto e indiretto: il primo è quello concesso senza l’intervento di intermediari, che sorge, quindi, direttamente tra creditore e debitore; il secondo, invece, è concesso con l’intervento di intermediari, i quali costituiscono il cosiddetto sistema creditizio (v. Banca).