Raudùsculum

In diritto romano corrispondeva al pezzo di rame che l’acquirente teneva in mano e lanciava sulla bilancia, nella mancipàtio. Il raudusculum veniva quindi consegnato all’alienante come simbolo del prezzo.

Crìmen maiestàtis (vel minùtæ maiestatis) [Lesa maestà]

Delitto [vedi crimen] consistente nell’abuso dei poteri conferiti a magistrati del popolo romano e nella conseguente lesione della dignità di quest’ultimo. La fattispecie delittuosa in esame fu puntualizzata da una lex Varia de maiestàte [vedi], da una lex Appuleia de maiestàte [vedi], da una lex Cornelia Sullæ maiestatis [vedi] e da una lex Iulia maiestatis … Leggi tutto “Crìmen maiestàtis (vel minùtæ maiestatis) [Lesa maestà]”

Crimen homicìdii [Omicidio; cfr. artt. 575 ss. c.p.]

Crimine consistente in generale nell’uccisione di un uomo, e variamente disciplinato in diritto romano (fino al II sec. a.C. veniva ancora chiamato parricìdium). Ai fini di una più agevole comprensione dell’evoluzione della nozione e del trattamento repressivo dell’omicidio nelle varie epoche del diritto romano, occorre di distinguere: — nel periodo regio, una norma attribuita dalle … Leggi tutto “Crimen homicìdii [Omicidio; cfr. artt. 575 ss. c.p.]”

Costantino I (imp. 306 – 337 d.C.)

Figlio illegittimo di Costanzo Cloro [vedi], partecipò al governo tetrarchico, inaugurato da Diocleziano [vedi] nel 306 d.C. Impegnato con altri imperatori nelle difficili lotte di successione, createsi col nuovo ordinamento, governò dal 306 secondo il sistema tetrarchico con Massenzio, figlio di Massimiano [vedi], Licinio e Massimino Daia. Successivamente, con l’eliminazione di Massenzio, Massimino Daia e … Leggi tutto “Costantino I (imp. 306 – 337 d.C.)”