La teologia politica è una teoria di Carl Schmitt nel saggio politico omonimo.
Secondo Schmitt tutti i concetti più importanti della dottrina moderna dello Stato sono concetti teologici secolarizzati.
Il Dio onnipotente è l’onnipotente legislatore.
Ha il potere fondamentale chi decide cosa fare in uno Stato, cioè chi ha la sovranità.
In uno Stato di diritto è necessario creare la «normalità», cioè il rispetto delle leggi.
Il sovrano decide nello stato di eccezione.
Il centro principale della teologia politica è il tentativo di spiegare la sovranità.
Schmitt indaga sul significato, sistematico e metodologico, delle analogie tra teologia e costituzione dello Stato di diritto.
Schmitt ipotizza una sorta di Stato planetario che faccia fronte alle trasformazioni degli Stati e introduce la categoria amico/nemico.
Il concetto di Stato presuppone anche quello di «politico».
L’unità politica permette la decisione riguardo alle leggi, alla normalità, ma anche alla eccezione.