Sistema agrimonetario

Regolamento CE 15 dicembre 1998, n. 2799

Il settore agricolo presenta interventi comunitari per il sostegno dei prezzi agricoli.
All’inizio i prezzi non erano espressi in termini di valuta nazionale, ma sotto forma di unità di conto comunitarie con un contenuto aureo pari a quello del dollaro statunitense.
Alla base della politica agricola comune ( PAC) vi era il principio che i tassi di cambio delle singole valute comunitarie dovevano rimanere immutati sia nei confronti del dollaro sia tra di essi.
Nel 1970 l’America abbandono’ la convertibilità del dollaro in oro.
Questo determino’ la fine del regime dei cambi fissi, e vennero istituiti degli importi compensativi monetari (ICM).
Nel 1984, venne riformato il funzionamento degli ICM, introducendo un nuovo sistema, noto come “metodo dell’ECU verde o dello “switch over” che prevedeva prezzi agricoli fissati in “ECU verdi”.
Nel 1999 è stato abolito tale sistema agrimonetario dal regolamento del Consiglio n. 2799 del 15 dicembre 1998.
L’’introduzione dell’euro e quindi la fissazione dei tassi di cambio irreversibili, ha abolito le fluttuazioni monetarie che giustificavano il continuo adeguamento dei prezzi agricoli.
Le disposizioni comunitarie, stabiliscono le modalità e l’ampiezza delle compensazioni per la riduzione degli aiuti diretti, indiretti e dei prezzi in seguito alla scomparsa del tasso verde. Le compensazioni, vengono calcolate con un metodo omogeneo per tutti gli Stati, appartenenti o meno all’area dell’euro; in particolare:
1) gli aiuti diretti vengono finanziati, per l’anno 1999, solo dall’Unione europea mentre successivamente il FEOGA versa il 50% dell’importo;
2) per i prezzi d’intervento e gli aiuti indiretti, la quota della compensazioni dello Stato membro è facoltativa e il FEOGA versa un importo uguale a quello versato dagli Stati.

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