Bulgaro

Giureconsulto. Fu detto anche Bocca d’oro (os aureum), per l’intelligenza e la raffinatezza delle teorie formulate.
Fu uno dei quattro dottori della Scuola di Bologna, insieme a Iacopo di Porta Ravennate [vedi], Ugo di Porta Ravennate e Martino, che raccolsero l’eredità di Irnerio.
L’opera più reputata fu De regulis iuris, un apparato di norme esplicative al titolo omonimo del Digesto.
Altre importanti opere furono una collezione di quaestiones, intitolata Stemma Bulgaricum; le Dissensiones dominorum, in cui, polemizzando con Martino, propugnò la tesi a favore di un’interpretazione strettamente aderente al testo delle leggi; il trattato De iudiciis, sul diritto processuale.

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