Storia del diritto europeo

Il processo di formazione dell’Europa comincia dalle matrici storiche e dai principi giuridici comuni degli ordinamenti primordiali europei.
Due sono le modalità di sviluppo degli ordinamenti, che hanno dato vita ai sistemi attuali, e sono caratterizzate ciascuna da specifiche peculiarità.
Il primo ordinamento è la famiglia romano-germanica, erede della tradizione romanistica, arricchita dei contributi e delle esperienze dei diritti romano-barbarici insieme a quello bizantino, longobardo e franco. Inizia cosi’ il Diritto comune, che nel Medioevo vigeva nel Sacro romano impero.
Nella comunità medievale, esisteva un diritto universale, al cui vertice erano posti l’impero e il papato, considerati come “due soli” da Dante nel De Monarchia.
La seconda famiglia è quella della Common Law. Essa parte dall’esperienza inglese e si diffonde nelle aree di stretta influenza britannica (Stati Uniti, Canada, Australia etc.).
Essa si basa su poche e fondanti leggi scritte (Magna charta libertatum ,Habeas Corpus; Bill of Rights) integrate dalla prassi costituzionale e giurisdizionale.
Attualmente esistono degli organismi comunitari appositamente istituiti (Parlamento europeo, Commissione, Consiglio), che attraverso le fonti sovranazionali (decisioni, direttive, regolamenti, raccomandazioni, pareri) hanno determinato prima il riavvicinamento delle legislazioni e poi la creazione di un sistema integrato e globalizzato.
Grazie a questo processo, e grazie a politiche economiche comuni, sono stati gradualmente coinvolti alcuni settori, quali l’ambiente, la giustizia, lo Stato sociale.
La storia del diritto europeo si chiude con l’inizio dell’integrazione europea (Messina, 1957) infatti oggi sempre di più si pensa alla creazione di un ordinamento giuridico europeo globale.

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