Scorte

I beni chee vengono usati dall’imprenditore in previsione di future vendite o per poter fronteggiare situazioni di emergenza.
Sono dette scorte le giacenze di merci delle imprese mercantili e quelle di materie prime, semilavorati e prodotti finiti delle imprese industriali.
Per quanto riguarda le aziende agricole si parla di scorte vive e di scorte morte cioè bestiame e le attrezzature.
Il totale delle scorte dipende dall’andamento del mercato.
Esse vengono costituite in modo da assorbire eventuali fluttuazioni della domanda o dell’offerta e degli oneri di mantenimento.
È possibile distinguere tra scorte:
1)minime, permanenti o di sicurezza, cioè le quantità di materie prime o prodotti da tenere in magazzino in modo da evitare all’impresa le conseguenze negative di un’interruzione del processo produttivo o delle vendite conseguenti a difficoltà di approvvigionamento od all’allungamento dei tempi di produzione;
2) di elasticità, cioè le quantità che permettono l’adeguamento della produzione agli aumenti di domanda;
3) massima cioè il livello di scorte che non deve essere superato per evitare eccessivi costi di mantenimento.
Lo studio dell’andamento delle scorte è utile per sapere quale fase del ciclo economico si sta per affrontare.

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