Si tratta di provvedimento legislativo per l’esercizio dell’attività bancaria in Italia, che ha sostituito la legge bancaria del 1936.
Esso raccoglie una serie di disposizioni (Decreto Legislativo n. 385 del 1993).
I principi cardine della riforma sono:
1)l’attività bancaria è riservata alle banche;
2) la forma giuridica delle banche può essere solo quella di società per azioni o società cooperativa per azioni a responsabilità limitata;
3) le banche esercitano tutte le attività con mutuo riconoscimento senza ulteriore distinzione tra breve, medio e lungo periodo;
4) le banche con sede legale in uno Stato comunitario si possono stabilire in Italia.
Il testo unico ha differenziato le banche nazionali in:
1) banca popolare;
2) banca di credito cooperativo;
3) banche comunitarie con sede legale e amministrazione centrale in uno Stato comunitario diverso dall’Italia;
4) banche extracomunitarie che hanno sede legale e amministrazione centrale in uno Stato diverso da quelli appartenenti alla Comunità Europea.