Il termine indicava l’autorità, degli imperatori romani.
Essa permetteva l’influenza del principe negli affari politici e giuridici:
1) nell’attribuzione di cariche onorifiche;
2) nell’emanare pareri riguardo questioni giuridiche, su richiesta dei privati cittadini;
3) nella cognìtio extra òrdinem di questioni, sulle quali la magistratura aveva già preso una decisione.