Senatusconsultum che fu emanato nel 47 d.C. e sottopose al regime (cioè alla pena) del crìmen repetundàrum quegli avvocati che avessero preteso e percepito dal loro cliente una somma superiore a 10.000 sesterzi.
Tale atteggiamento infatti violava il decreto sancito inizialmente dalla lex Cincia.
Il cliente poteva cominciare un’actio pœnàlis in quàdruplum nei confronti dell’avvocato.