Abitualità criminosa (d. pen.) artt. 102 ss., 133 c.p. (Habitual criminal)

Condizione personale di chi con la sua continua attività criminosa ha acquistato una notevole attitudine a commettere reati.
Il legislatore ha previsto due specie di abitualità criminosa come pericolosità sociale:
1) l’abitualità presunta si ha quando il reo viene condannato alla reclusione per un periodo superiore a cinque anni per tre delitti non colposi, della stessa indole, realizzati non contestualmente in dieci anni, e riporta anche una condanna per un delitto non colposo entro i dieci anni successivi all’ultimo dei delitti precedenti.
2) l’abitualità ritenuta dal giudice si ha quando il reo viene condannato per due delitti non colposi e riporta un’altra condanna per delitto colposo.
In tal caso il giudice valuta la specie e gravità dei reati, il tempo entro il quale sono stati commessi, e la condotta o genere di vita del reo dopo di che ritiene il colpevole «dedito al delitto».
Il giudice deve dichiarare l’abitualità alle contravvenzioni quando un soggetto, viene condannato alla pena dell’arresto per diverse contravvenzioni della stessa indole.
Quando un soggetto viene dhiarato dedito all’abitualità criminosa viene sottoposto a misura di sicurezza, ed interdetto in via perpetua dai pubblici uffici; inoltre non può usufruire del beneficio della sospensione condizionale della pena.

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