Termine che indica le teorie etiche e politiche con la massima utilità (o il massimo benessere, o la somma felicità).
Tutte le teorie utilitariste sono dottrine teologiche.
Si distinguono l’utilitarismo dell’atto e della regola.
Il primo stabilisce che è giusta una condotta se produce come conseguenza la massimizzazione dell’utilità.
Il secondo stabilisce che una condotta è giusta se a prescindere dalle conseguenze, è compiuta per seguire una regola e la regola a sua volta è giusta se è l’unica (tra le tante possibili) a produrre la massima utilità.
J. Bentham elaborò una teoria etica di impronta empiristica, considerando la giustizia un concetto a priori conoscibile dalla ragione.
La condotta umana dipende esclusivamente dal piacere e dalla paura della pena.
Concetti come giusto, ingiusto, diritto e dovere dipendono dalla felicità che ne consegue per il maggior numero possibile di consociati.
L’utilità può essere pubblica e privata.