Si tratta di una sede episcopale in cui il Vescovo diocesano dimora in prigionia o confino.
In tal modo è ostacolato nell’esercizio del suo ufficio pastorale infatti non può comunicare nemmeno per lettera, con i suoi diocesani.
In questa circostanza è la Santa sede a provvedere ad un sosituto a meno che non venga nominato direttamente dalla diocesi .