Cùra furiòsi [Curatela dell’infermo di mente]

Istituto, già noto alla legge delle XII Tavole [vedi lex XII Tabulàrum], in forza del quale l’amministrazione del patrimonio appartenente ad un soggetto infermo (in quanto tale, incapace di agire) era affidata ad un curàtor [vedi]. In epoca antica, come curatore era senz’altro designato l’agnato prossimo [vedi adgnàtus pròximus]; successivamente, la curatela assunse carattere spiccatamente … Leggi tutto “Cùra furiòsi [Curatela dell’infermo di mente]”

Cura minòrum XXV annòrum [Curatela dei minori di anni venticinque]

Istituto, rientrante nel più ampio concetto di cura [vedi], in forza del quale il soggetto minore di venticinque anni poteva, nelle relazioni giuridiche con i terzi, farsi assistere da un curàtor [vedi], ossia da un terzo, onde evitare eventuali raggiri. L’esigenza nacque allorché una Lex Lætoria “de circumscriptione adulescentium” intorno al 200 a.C. intese porre … Leggi tutto “Cura minòrum XXV annòrum [Curatela dei minori di anni venticinque]”

Cura pròdigi [Curatela del prodigo]

Istituto in forza del quale coloro che avevano la tendenza a dissipare il patrimonio, venivano, a seguito della formula dell’interdìctio [vedi], sottoposti a cura [vedi]: curatore era l’agnato prossimo [vedi agnàtus pròximus] o, in mancanza, persona nominata dal magistrato. Il curàtor prodigi era tenuto, inizialmente, soltanto a controllare e verificare l’amministrazione di quanto fosse pervenuto … Leggi tutto “Cura pròdigi [Curatela del prodigo]”

Curàtor [Curatore]

Termine adoperato, in diritto romano, in una duplice accezione: — prevalentemente, il (—) era il soggetto che esercitava la cura [vedi] in favore di persone affette da minorazioni o comunque in casi particolari espressamente previsti [vedi curator bonòrum; curator vèntris]; — con terminologia meno diffusa, risalente al periodo del principato, erano definiti curatòres i magistrati … Leggi tutto “Curàtor [Curatore]”