Relatività del contratto (principio della) (d. civ.) (Relativity of the (principle of))

Secondo questa teoria il contratto spiega i suoi effetti solo nei confronti delle parti.
Esiste anche l’intangibilità della sfera giuridica individuale, che non può essere modificata da atti negoziali altrui.
Secondo l’ ordinamento di oggi tale regola permette l’autonomia contrattuale.
Il contratto è un autoregolamento di privati interessi, che permette ai soggetti di disporre della propria sfera personale e patrimoniale. Il contratto quindi ha efficacia solo rispetto alle parti.
La regola della relatività del contratto permette di tutelare la libertà dei soggetti che stipulano il cntratto ma anche di un terzo.

Relata di notifica (d. proc.)

Essa corrisponde alla certificazione dell’avvenuta notifica .
L’ufficiale giudiziario deve stenderla in calce all’originale e alla copia dell’atto.
Le indicazioni contenute nella relata di notifica hanno valore di atto pubblico e prova fino a querela di falso.
Essa deve fornire indicazione riguardo la persona alla quale è consegnata la copia, la sua qualità ed il luogo della consegna.
Se la notifica non avviene in essa devono essere indicati anche i motivi dell’omessa consegna, le attività di ricerca compiute dall’ufficiale giudiziario e le notizie raccolte sulla reperibilità del destinatario.
La redazione della relata viene compiuta dall’ufficiale giudiziario come la consegna della copia dell’atto da notificare.

Reintegrazione (Reintegration)

L’azione di (—) è concessa al possessore e a colui che detiene non per ragioni di servizio od ospitalità (c.d. detentore qualificato, quale ad es. il conduttore di un immobile), che siano stati violentemente ed occultamente spogliati del potere di fatto sulla cosa per consentirgli di essere rapidamente reintegrati in esso (art. 1168 c.c.).
Questo tipo di tutela possessoria [Giudizio (possessorio)] è concessa anche al proprietario, che abbia la materiale disponibilità della cosa, il quale potrà in questo modo avvalersi di una tutela più rapida ed efficace, ottenendo la immediata reintegrazione o cessazione della turbativa sulla base della semplice prova dello spoglio o della molestia subiti senza dover necessariamente fornire la prova, più difficile e complessa, del suo diritto di proprietà.
L’azione si propone dinanzi al tribunale monocratico con ricorso ed il giudizio segue le regole di quello cautelare. Il termine per proporre l’azione di (—) è di un anno, che decorre dalla data dello spoglio (se palese), dalla scoperta dello stesso (se clandestino) o dal primo atto di spoglio (se sono stati compiuti più atti continuativi) (art. 1168 c.c.).
La norma di cui all’art. 703 è stata coinvolta dalla nuova disciplina del D.L. 35/2005 conv. in L. 80/2005 (cd. decreto competitività). In particolare:
— gli artt. 669bis ss. c.p.c. si applicano in quanto compatibili (ad esempio, si applicano l’art. 669bis per quanto riguarda la forma del ricorso introduttivo e l’art. 669sexies per la trattazione e l’istruzione del procedimento);
— l’ordinanza che accoglie o respinge la domanda possessoria è soggetta a reclamo ai sensi dell’art. 669terdecies c.p.c.;
— il giudice fissa l’udienza per la prosecuzione del giudizio di merito soltanto se richiesto da una delle parti.
(—) nel posto di lavoro e riassunzione (d. lav.)
Sono sanzioni che colpiscono il licenziamento illegittimo [Licenziamento]. La reintegrazione è prevista dall’art. 18 L. 300/70; la riassunzione dall’art. 8 L. 604/66. In ordine alla loro distinzione, mentre con la reintegrazione il rapporto di lavoro riprende dopo l’interruzione dovuta al licenziamento illegittimo, con la riassunzione esso viene costituito ex novo [Tutela (reale e tutela obbligatoria)].

Regresso

È il diritto di rivalsa che riguarda il condebitore adempiente nei confronti degli altri condebitori solidali dopo il pagamento fatto al creditore.
Il regresso permette il rimborso per quota di quello che il debitore ha pagato in capitale, sese ed interessi.
Il regresso legale si basa sul principio della ripartizione interna della prestazione.
La regola della solidarietà passiva impone l’azione di regresso.
Le quote di ripartizione interna della prestazione sono uguali fino a prova contraria.
Il debitore che ha pagato deve dimostrare l’uguaglianza, qualora questi chieda il rimborso per una quota maggiore.