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Consiglieri imperiali, generalmente nominati tra i giuristi di rango equestre che, a partire dalla fine del II sec. d.C. furono deputati all’esame dei casi giuridici devoluti alla cognizione del tribunale imperiale o sottoposti a quest’ultimo sotto forma di petizione [vedi consìlium principis].

Espressione adoperata per indicare la consapevolezza del debitore di compiere atti in frode ai propri creditori, per pregiudicarne le aspettative di soddisfazione dei propri crediti. Il (—) era indispensabile ai fini dell’esercizio, da parte dei creditori, dell’àctio Pauliàna [vedi].

Organo consultivo dell’imperatore, così denominato a decorrere dalla fine del II sec. d.C. L’istituzione del (—) è storicamente da ricondurre, secondo la dottrina prevalente, ad un’antica consuetudine, secondo la quale ogni magistrato romano, in sede decisoria, si circondava di consiglieri di sua fiducia, ai quali chiedeva di esprimere un’opinione sul caso esaminato. Caratteristica essenziale del … Leggi tutto “Consilium prìncipis [Consiglio imperiale]”

Espressione adoperata per indicare l’intervento del curatore in attività negoziali compiute dal soggetto sottoposto a cura. Il (—) divenne, per impulso della giurisprudenza pretoria, elemento praticamente indefettibile. Per iniziativa dell’imperatore Marco Aurelio, la figura del curàtor minòris fu generalizzata, cosicché il (—) divenne requisito meramente formale, essendo il curatore nominato non più per singoli affari, … Leggi tutto “Consènsus curatòris [Consenso del curatore]”