Si tratta di un filosofo politico inglese di origine lettone.
Egli giunse in Inghilterra nel 1921 dove studiò e insegnò a Oxford.
Egli scrisse un saggio dal titolo Due concetti di libertà nel 1958, che fu riprodotto in Quattro saggi sulla libertà nel 1969.
IN questa opera distingue la libertà in negativa e positiva.
La libertà negativa è solo formale e determina l’assenza di ostacoli all’azione individuale;
la seconda è sostanziale e normativa, determinando una certa autonomia personale.
In questo modo l’individuo può partecipare all’esercizio del potere.
Nessuno dei due concetti di libertà esprime al meglio l’ideale.
La presenza di più valori quali liberta’, uguaglianza, tolleranza, giustizia, ordine può indurre un conflitto se essi vengono considerati allo stesso modo cioè con la stessa importanza.
Secondo Berlin Isaiah la libertà negativa può essere sostituita, in una soscietà pluralistica, da uguaglianza o ordine.
Autore: Admin
Bentham, Jeremy (1748 – 1832)
Si tratta di un Giurista e anche filosofo oltre che uomo politico inglese.
È stato conosciuto come esponente dell’utilitarismo.
Subì l’influenza di questi autori Locke, Montaigne, Hume, Beccaria.
Egli pubblicò il Frammento sul governo (1776).
In esso discuteva sulla teoria contrattualista di William Blackstone, autore dei Commentari sulle leggi d’Inghilterra (1765-69).
Inoltre cerco’ di unire la filosofia morale e le scienze sociali in una visione utilitarista.
Alla base del governo non vi era il contratto, ma la necessità dell’uomo.
Infatti è il perseguimento del piacere che guida l’uomo.
L’uomo obbedisce al governo perchè gli può assicurare la felicitià.
Per l’uomo la più grande feliciità è il bene morale.
Un’azione può essere considerata obbligatoria, una sanzione può essere considerata inviolabile solo si intravvede in essa una certa utilità.
Nel diritto penale, egli stabili’ che ogni delitto merita una punizione.
La punizione è sempre un male, perchè determina un dolore.
Può essere giustificata solo se permette di evitare un futuro male maggiore.
Bene comune (Common Good)
Il diritto deve raggiungere il bene comune secondo Platone e Aristotele.
Nel medio evo Tommaso d’Aquino stabilisce che il bene comune sia al centro della sua concezione filosofica della legge.
Il potere legislativo viene dato ai governanti da Dio attraverso il consenso del popolo.
Lo Stato, ha come fine primario è la realizzazione del bene comune.
La realizzazione del ben comune induce dei sacrifici individuali.
Il problema è conciliare il concetto di bene comune con l’interesse del singolo. I due interessi potrebbero collidere.
La razionalità dell’uomo lo spinge a donare agli altri e agire con gli stessi per ottenere uno scopo comune. Grazie ad progetto comune l’uomo realizzerebbe al tempo stesso il bene individuale e quello comune.
Bisogna evitare però che i Buoni siano eccessivamente vittime dei cattivi.
Spetta al legislatore cercare un equilibrio per rendere attivi e partecipi gli individui alla vita sociale, senza sacrificare alcuni .
Azione sociale (Social Action)
M. Weber stabili’ che l’azione sociale era un azone umana con un certo significato non solo per il soggetto ma anche per gli altri membri della stessa comunità.
E. Durkheim intese l’azione sociale come le regole e ipensieri che vengono imposti ad un individuo.
Talcott Parsons considerava che le azioni sociali si stabilizzassero in precise istituzioni come il matrimonio, famiglia, governo e lo Stato.
Vilfredo Pareto la distinse in azioni logiche e non logiche;
M. Weber, le distinse in azioni sociali tradizionali cioè della vita quotidiana e azioni sociali affettive indotte da alcune sensazioni o affetti.
Successivamente è stato introdotto il concetto di sistema sociale cioè interazione regolare e istituzionalizzata come accade nelle organizzazioni, associazioni e gruppi.