Crimen homicìdii [Omicidio; cfr. artt. 575 ss. c.p.]

Crimine consistente in generale nell’uccisione di un uomo, e variamente disciplinato in diritto romano (fino al II sec. a.C. veniva ancora chiamato parricìdium). Ai fini di una più agevole comprensione dell’evoluzione della nozione e del trattamento repressivo dell’omicidio nelle varie epoche del diritto romano, occorre di distinguere: — nel periodo regio, una norma attribuita dalle … Leggi tutto “Crimen homicìdii [Omicidio; cfr. artt. 575 ss. c.p.]”

Crìmen concussiònis [Concussione; cfr. art. 317 c.p.]

Illecito [vedi crimen] previsto e punito in sede extra òrdinem [vedi cognìtio extra ordinem, dir. pen.] fu introdotto da specifiche constitutiònes [vedi] imperiali: consisteva nell’estorsione di somme di denaro operate da magistrati e funzionari a danno di terzi, mediante minaccia di compiere o non compiere atti inerenti al proprio ufficio. Per questo illecito fu prevista … Leggi tutto “Crìmen concussiònis [Concussione; cfr. art. 317 c.p.]”

Crìmen adultèrii

Fattispecie delittuosa [vedi crimen] che fu istituita, con la relativa quæstio [vedi], dalla lex Iulia de adulteriis coërcendis (del 18 a.C.). Ricomprendeva diverse fattispecie, alle quali si rinvia: — adulterium [vedi]; — incestum [vedi]; — lenocìnium [vedi]; — stuprum [vedi].

Crimen àmbitus

Delitto [vedi crimen] consistente nella commissione di quasiasi atto idoneo a realizzare brogli elettorali e, cioè, ad influenzare illecitamente gli elettori, per procurare voti ad un candidato, cagionando uno “sleale ed indebito accaparramento di preferenze”. Erano considerati come illecito non solo la compera di voti, il (famigerato) voto di scambio (cioè la promessa di ricompense … Leggi tutto “Crimen àmbitus”