Con la caduta dello Stato assoluto, nasce questo Stato che riconosce il diritto dei cittadini. Tutti i soggetti e i poteri presenti nell’ordinamento, come il monarca sono sottoposti a norme giuridiche, generali e astratte.
Nello Stato di diritto tutti i poteri sono disciplinati, conferiti e limitati dal diritto votato dalle assemblee rappresentative.
Nello Stato di diritto i poteri sono separati, quindi il potere legislativo è chiamato a formulare le regole della civile convivenza, mentre il potere esecutivo è deputato ad attuarle in concreto e quello giudiziario valuta la conformità dei comportamenti effettivi dei consociati e dei pubblici poteri.
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Stato democratico (Democracy)
Stato che succedette allo Stato liberale, dopo la prima guerra mondiale.
Le caratteristiche fondamentali dello Stato democratico sono:
1) un’attenzione alla materia economico-sociale in forme molto diverse. E’ stata inaftti creata un’economia mista in cui l’iniziativa pubblica si affianca a quella privata;
2) l’evoluzione del principio di legalità in quello di costituzionalità. In tal modo è stato introdotto il controllo accentrato di costituzionalità delle leggi, affidate a tribunali o corti costituzionali, questo ha rafforzato la tutela delle libertà civili che lo stato liberale aveva spesso introdotto con enunciazioni di principio assai generiche;
3) l’affermazione del principio democratico della sovranità popolare. Cio’ garantisce la partecipazione politica dei cittadini attraverso tradizionali istituti della democrazia rappresentativa, ma anche attraverso quelli della democrazia diretta e della democrazia diffusa;
4) il riconoscimento e la promozione delle autonomie delle collettività e delle formazioni sociali. I partiti, le comunità territoriali, le associazioni di categoria hanno il potere di realizzare i propri fini nei limiti indicati dall’ordinamento superiore dello Stato.
Essi possono anche partecipare in modo più o meno stabile alle funzioni statali (si parla di autonomia partecipativa).
Lo Stato è un mediatore universale degli interessi dei gruppi che operano all’interno del suo ordinamento.
Stato assoluto (State Time)
Forma di Stato, che si osservò in Europa tra il XVII e il XVIII secolo, caratterizzata dal definitivo consolidamento del potere regio ai danni delle istanze autonome dei ceti (es. nobiltà feudale, corporazioni).
Lo Stato ha come obiettivo l’accrescimento della sua ricchezza e del benessere dei sudditi.
Stato (State)
Nel periodo del XV secolo si affermò in Europa quell’organizzazione politica definita Stato assoluto.
Lo Stato nasce con la scomparsa della pluralità di poteri del Medioevo e la centralizzazione burocratica del potere nel sovrano.
L’autorità dello Stato, si afferma sia all’interno, che all’esterno. In quest’ ultimo ambito si realizza la nascita del diritto internazionale, sanzionata dalla pace di Westfalia (1648).
L’origine del termine deriva dal latino status (dal verbo stare).
Niccolò Machiavelli lo usa nella prima pagina de Il Principe (1512): «Tutti gli stati, tutti i dominj che hanno avuto, ed hanno imperio sopra gli uomini, sono stati e sono o repubbliche o principati».
Jean Bodin scrisse nel 1576 i Sei libri della Repubblica utilizzando la parola république.
Thomas Hobbes, utilizzò invece il termine Common-Wealth, oltre a quello di State.
E’ possibile distinguere uno Stato pre-moderno, detto dei ceti.
Nel XII secolo il potere del sovrano si estende da un punto di vista territoriale, basandosi sul consenso dei sudditi organizzati per ceti, cioè assemblee consultive con poteri fiscali.
LO Stato assoluto ha anche un esercito permanente, un accresciuto apparato fiscale, burocratico e giudiziario.
Hobbes pubblica il Leviatano nel 1651, durante forti contrasti politici e religiosi in Inghilterra. Secondo questo filoso l’uomo è un corpo naturale che produce corpi artificiali cioè Stato.
Tra il secolo XVIII e il secolo XIX le teorie illuministe permisero di realizzare delle costituzioni scritte in modo da lasciarsi alle spalle l’ancien régime.
Nasce così lo stato democratico in cui il detentore del potere è tenuto al rispetto del patto con i contraenti.