Stato liberale

Lo Stato liberale è sorto in seguio alla Rivoluzione francese e alle rivoluzioni liberali del 1830 e del 1848.
Presenta:
1) una base sociale omogenea, con una borghesia possidente e industriale che, presentava un potere politico ed economico;
2) il ridimensionamento dei compiti dello Stato, che garantisce l’ordine e la sicurezza e pratica il non-interventismo in economia;
3) il riconoscimento delle libertà individuali ( l’iniziativa economica e il diritto di proprietà).
4) la caratteristica rappresentativa dei sistemi costituzionali;
5) una soggezione dei pubblici poteri alla supremazia della legge;
6) la separazione dei poteri.

Stato federale

In questa forma politica i poteri sono ripartiti con un sistema di divisione, che consente agli Stati membri di conservare una parte della propria sovranità.
Indica la garanzia costituzionale della possibilità, per gli Stati membri, di partecipare ai processi di revisione costituzionale, la partecipazione alla formazione della volontà politica dello Stato centrale, oltre che il riconoscimento della capacità di darsi una Costituzione.
Le Costituzioni federali prevedono:
1) dei limiti rigidi alle Costituzioni degli Stati membri, che ne condiziona la forma di governo;
2) la prevalenza del diritto federale su quello statale;
3) la ripartizione della competenza fra Stato federale e Stati membri;
4) il concorso degli Stati membri alla revisione costituzionale.
Nel procedimento di revisione sono inseriti gli Stati membri, e in esso è richiesto l’intervento della seconda camera.
Gli organi federali svolgono la verifica del rispetto degli obblighi gravanti sugli Stati membri e scaturenti dalla Costituzione; a tal fine intervengono con misure coercitive.
Agli stati membri spetta l’amministrazione della giustizia, la disponibilità di forze di polizia, la capacità punitiva, nell’ambito dello stato regionale.

Stati generali

Gli Stati generali erano un assemblea politica antica presente nella Francia e nelle Fiandre d’ancien régime, derivante dalle assemblee plenarie dei re capetingi.
Essi venivano convocati dal sovrano per avere un sostegno politico o di natura finanziaria, in realtà quindi non aveva competenze definite.
Venivano costituiti dal clero, dalla nobiltà e dal Terzo Stato.
Ogni ordine aveva a disposizione un voto.
Filippo IV il Bello li convocò per la prima volta nel 1302, durante la sua lotta contro papa Bonifacio VIII.
Dal 1317 ogni singola città scelse i membri degli Stati generali.
Ebbero rilevanza sempre magiore nel corso del secolo XVI.
Furono convocati successivamente nel 1789.
Gli Stati generali nel XV e XVI secolo ebbero nelle Fiandre funzioni consultive in materia fiscale.

Stare decisis [principio dello]

Principio fondamentale appartenente agli ordinamenti anglosassoni secondo il quale i giudici inferiori sono tenuti a rispettare le sentenze precedenti dei giudici superiori, in questo modo assicurano uniformità di orientamento giurisprudenziale.
Una sentenza di incostituzionalità da parte del più alto organo giudiziario (ad esempio, la Corte Suprema negli USA), corrisponde, per il principio dello stare decisis ad un annullamento.
Le decisioni della Camera dei Lords non vincolano la Corte, che può cambiare il proprio orientamento giurisprudenziale.